Usabilità, prima di tutto, ma anche razionalità: Vélib’ Métropole ha scelto di migliorarsi puntando sull’ottimizzazione sia lato utente che lato gestore. 

L’Intelligenza Artificiale sarà alla base di questa missione, grazie ad una piattaforma AI della quale il consorzio gestore del servizio ha deciso di servirsi per incrementare l’usabilità delle 21.000 biciclette presenti a Parigi, 7.000 delle quali a pedalata assistita.

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Stage Intelligence: l’Intelligenza Artificiale dietro ai bike sharing

Si chiama Bico la piattaforma di intelligenza artificiale (AI) che ha siglato un parternariato con Smovengo, il consorzio che attualmente ha in carico la gestione di Vélib’.

La sfida è ambiziosa: ottimizzare i trasporti e, soprattutto, la fruibilità delle alternative, nell’Île de France, il cuore pulsante della Francia. 

Bico, che è sviluppato da Stage Intelligence, servirà a collezionare dati, automatizzare processi ed ottimizzare l’ambiente di lavoro; i risultati sono attesi sia in termini di riduzione dei costi di gestione che di miglioramento dell’esperienza degli utenti.

Chi utilizzerà Vélib’ troverà infatti più facilmente le biciclette disponibili sul territorio, potrà accedere più elasticamente al servizio e sarà aiutato nel reperire uno stallo di riconsegna libero a fine giornata. Inoltre, le bici danneggiate o fuori servizio saranno immediatamente segnalate sia ai ciclisti che al gestore.

Agevolazioni materiali che Smovengo si aspetta abbiano una ricaduta positiva sui dati di utilizzo del servizio: attualmente il tasso di utilizzo medio giornaliero che viene riportato è di 6 bici su 10.

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photo credit: eutouring Velib cycle paths in Paris via photopin (license)

Bico e Smovengo, due esperienze congiunte

Quella di Bico non è la prima esperienza nella gestione di un bike sharing: in particolare modo nell’America Latina, infatti, Stage Intelligence ha già all’attivo diverse collaborazioni.

Spiccano città della scala di Rio de Janeiro, San Paolo, Buenos Aires, Santiago del Cile e, spostandosi nel Nord America, Chicago. In Europa, prima di Parigi erano stati i Finlandesi di Helsinki ad adottare la piattaforma di intelligenza artificiale per il proprio bike sharing.

Smovengo, dal canto suo, è un consorzio che raggruppa diverse società esperte nel settore della mobilità, come Smoove, Moventia, Mobivia e Park Indigo.

Il ricorso alla AI si spera semplifichi ed incentivi l’adozione del bike sharing nelle abitudini dei Parigini, che più volte nel corso dell’ultimo lustro si sono visti bloccare la circolazione automobilistica per via degli elevati tassi di inquinamento atmosferico.