E’ possibile pedalare in gravidanza? In effetti ci sarebbero una serie di vantaggi nel ciclismo, sgravio del peso sulle articolazioni e la schiena, minore ritenzione idrica delle gambe e miglioramento dell’umore: tuttavia prima è sempre necessario un consulto con il proprio ginecologo.

Incinte in bici?

Prima di affrontare questo genere di argomenti la premessa necessaria è sempre la stessa e cioè quella di consultare preventivamente il proprio medico e non fare di testa propria. Se questo consiglio vale in generale, è ancora più necessario in un caso specifico come la gravidanza. Una volta ottenuto il benestare del proprio ginecologo sappiate però che anche le donne incinte possono andare in bicicletta. Un’attività fisica moderata è generalmente consigliata e pedalare può essere particolarmente alleviante per le donne in dolce attesa. Vediamo perché.

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Occhio alla frequenza 

Secondo il sito tedesco familie.de è importante iniziare lentamente e tenere d’occhio il polso. A questo proposito viene riportato un piccolo schema per orientarsi:

Max. valori di frequenza cardiaca durante il ciclismo per donne incinte:

Sotto i 20 anni: massimo 155 battiti al minuto

Da 20 a 29 anni: da 135 a 150 battiti al minuto

Da 30 a 39 anni: da 130 a 145 battiti al minuto

Dai 40 anni: massimo 140 battiti al minuto

Appare chiaro che lo sforzo deve essere contenuto, soprattutto con il passare degli anni, e deve sempre prevalere in senso di responsabilità. Ci sono poi delle piccole indicazioni da seguire per rendere questa attività in primis più sicura e secondariamente più comoda e rilassante.

Consigli principali

Le indicazioni da tenere presente per pedalare in sicurezza durante questo periodo della vita femminile possono essere così riassunte:

Scegliere il percorso: ovviamente bisogna pedalare in pianura, al massimo con qualche falso piano e trovare un percorso il più possibile liscio e privo di fondi sconnessi o interferenze che possono causare cadute.

Sella ben imbottita: i sellini da donna sono da solito più larghi per accogliere i fianchi più larghi. In questo caso sarebbe bene che la sella fosse anche per imbottita o comunque ammortizzata: più assorbe gli urti, più comoda e sicura sarà la pedalata per voi e per il bambino.

Telaio corretto: con l’aumentare del girovita diventa sempre più difficile far passare la gamba oltre il sellino. Scegliere una bici con passaggio dal basso è quindi un’idea migliore per chi è incinta, anche perché consente l’uso dei vestiti più larghi tipici da premaman.

Andare piano: di certo è meglio evitare di andare in bici nelle ultime settimane, ma ciò a cui bisogna soprattutto stare attenti è la velocità elevata. È meglio essere un po’ più lenti sulla strada ed evitare le zone con traffico intenso, indossando comunque sempre il casco.

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I vantaggi del ciclismo per le donne incinte

Ci sono alcuni vantaggi che il ciclismo ha sul sistema psicofisico durante la gravidanza.

Innanzitutto le probabilità di ritenzione idrica e crampi diminuiscono con il ciclismo poiché il movimento permette al sangue di drenare bene ed evitare congestioni. E’ quindi particolarmente indicato per donne che tendono ad avere le vene varicose. Anche le articolazioni traggono giovamento da questo genere di esercizio che permette di prolungare l’attività fisica all’aria aperta (benefica per l’umore) senza appesantire bacino, ginocchia e caviglie. Inoltre, il pavimento pelvico e la schiena sono alleggeriti dal peso della pancia e possono trovare un po’ di sollievo nonostante si stia facendo attività fisica. 

Attenzione però a non esagerare, bisogna tenere presente alcuni campanelli che ci indicano quando non è il caso di mettersi sulle bicicletta. Se a certe donne l’esercizio fisico aiuta con la nausea, per altre non è così; altre ancora sono completamente esauste durante i primi mesi di gravidanza a causa della formazione della placenta che assorbe molte delle loro risorse corporee; c’è poi il problema del peso che va tenuto sotto controllo molto accuratamente. Come non si deve salire sopra una certa soglia (di solito 10 kg), allo stesso modo non si deve scendere sotto un’altra, magari a causa di un’attività fisica troppo intensa. 

Ribadiamo sempre la necessità di consultare il proprio ginecologo prima di mettersi in sella.