La Confederazione Europea dell’Industria delle Biciclette (CONEBI) sta patrocinando l’imminente proposta in tema di regolazione delle batterie per e-bike prevista per Marzo 2022: parola d’ordine, sicurezza.
Dietro il successo delle e-bike
In Europa le e-bike stanno diventando sempre più popolari con vendite che sono arrivate a quasi 4,5 milioni di unità nel 2020. Questa ascesa è trainata dal meno percepibile settore delle batterie, i dispositivi di accumulo dietro al successo di queste biciclette. Tuttavia permane ancora troppa poca chiarezza relativamente alla gestione delle batterie, qui intesa come fase di carica, di utilizzo, di conservazione e di smaltimento. Avere cura di queste componenti significa avere cura della nostra bici e, neanche troppo indirettamente, del pianeta. Consapevole di quanto il tema sia cruciale, CONEBI si è schierato in prima linea nel processo di advocacy dell’UE atto ad evidenziare l’importanza di avere una regolamentazione chiara in tema di batterie per e-bike. Secondo l’organizzazione è necessario far circolare sistemi di accumulo sicuri e di alta qualità, creando circuiti affidabili per la loro fase di smaltimento e riparazione.
Batterie in sede UE
La proposta di un nuovo regolamento UE sulle batterie è stata pubblicata dalla Commissione europea nel dicembre 2020 e da allora è stata discussa intensamente nel Parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione europea. A breve è attesa una posizione preliminare da parte di entrambi gli enti e già a Marzo 2022 potrebbero iniziare le consultazioni con tutti i legislatori dell’UE al fine di stendere un testo definitivo. Insieme ad altre 10 associazioni di settore – tra cui Advanced Charging & Lithium Batteries Association (RECHARGE), Home Appliance Europe (APPLiA) e European Portable Battey Association (EPBA) – CONEBI chiede anche regole chiare sulla sostituzione delle batterie nel quadro del nuovo regolamento UE su queste componenti. Quello che preme all’organizzazione è soprattutto chiarire che la sostituzione ed eventuale riparazione delle batterie deve essere eseguita da personale qualificato, così come lo deve essere la gestione della raccolta e del riciclo, pena gravi e paradossali perdite in tema di sostenibilità ambientale.
Grandi potenzialità
Puntare i riflettori sulle batterie delle e-bike è una mossa molto importante per tutto il settore. Diverse case stanno cominciando a dedicare un’attenzione particolare ai sistemi di accumulo, sia estendendone la capacità che, volutamente, riducendola (questo sembra essere funzione del territorio dove le bici si trovano ad operare). Anche aziende specializzate in “battery-sharing” per scooter come Gogoro cominciano ad interessarsi alle e-bike. La condivisione delle batterie è un metodo ingegnoso con un enorme potenziale, adatto sia al bike-sharing che ai privati; necessita però del supporto di un sistema di gestione affidabile e sicuro, che inevitabilmente passa da una regolamentazione efficace.
Non ci resta che attendere la prossima primavera per sapere cosa è successo sui tavoli dell’UE.