L’e-bike sarà nel breve futuro soggetta ad un’importante evoluzione globale, motivata da progressi tecnologici e nuove esigenze collettive ed ambientali. Ci sarà probabilmente molto più spazio per veicoli di derivazione ciclistica che oggi raramente si vedono passare, che a loro volta forse limiteranno il ricorso alle automobili.

Bici al passo coi tempi 

E’ ormai piuttosto evidente che la bici, soprattutto elettrica, diventerà uno dei mezzi di trasporto più usati nel futuro. Le previsioni di Deloitte (di cui abbiamo parlato qui) ma non solo, confermano che il trend è in ascesa e l’avvento della pandemia ha solo ulteriormente accelerato un processo che sembra destinato a consolidarsi. Come ogni prodotto però anche le bici sono soggette ad un’ evoluzione (già in parte percepibile) che cambierà il modo in cui le utilizzeremo. Le cose potrebbero modificarsi davvero nel breve tempo ed è certamente utile essere consapevoli in anticipo delle tendenze che trasformeranno la mobilità e il ciclismo urbano.

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Un’evoluzione improrogabile

L’e-bike del futuro sarà piuttosto diversa da quella che oggi conosciamo. Le innovazioni tecnologiche, la crisi economica e le pressioni ambientali e sanitarie, giustificheranno un’importante trasformazione delle biciclette: verranno introdotti anche nuovi mezzi HPV (veicoli a propulsione umana) che saranno più adatti alle mutuate esigenze del futuro in cui vivremo. I designer Bastiaan Kok e Peter van der Veer hanno, durante un’intervista a Bike Eu, esplorato le tendenze che a loro avviso potrebbero dirigere gli sviluppi nel design delle biciclette e nella micro-mobilità in generale.

Le emergency bikes Ecox – via marcommnews.com

Le previsioni 

Secondo i due designer “la bicicletta è lungi dall’essere pienamente sviluppata”, un’affermazione assolutamente condivisibile. Vediamo allora quali sono le trasformazioni che hanno previsto: alcune non sono del tutto convincenti, su altre invece anche noi in passato ci siamo sbilanciati a dire cose simili.

  1. Le cargo e-bike  
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Sempre più persone, soprattutto genitori e soprattutto nel nord Europa, utilizzano cargo-bikes per trasportare del carico. La loro struttura robusta e una maggiore presenza di dettagli per l’integrazione nel traffico rendono le bici cargo uno dei possibili protagonisti del futuro scenario urbano. La pedalata assistita ha rivoluzionato il segmento di mercato in cui si inseriscono questi modelli, e molto probabilmente ne usciranno nuove versioni anche totalmente elettriche (alcune, come Mando HMM, già esistono).

cargo bike
Chike Cargo bike – Credit: Chike

 

  1. Consegne in bici 
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Le cargo bike a quattro ruote saranno utilizzate per trasportare i pacchi più ingombranti dai magazzini alle aree urbane densamente popolate. Potranno raggiungere il cliente in modo rapido, agile e sicuro grazie alle rinnovate infrastrutture per biciclette che verranno create. I corrieri potranno comunicare con il cliente tramite il display integrato nel loro mezzo.

volkswagen cargo e-bike
Photo via CyclingIndustry

 

  1. Idrogeno come fonte di energia 
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Secondo i due designer l’idrogeno sarà la fonte di energia per le bici da carico che percorrono un ampio numero di chilometri. Ci saranno distributori automatici lungo le strade dove sarà possibile sostituire rapidamente un serbatoio vuoto con uno pieno. Le nuove infrastrutture ciclistiche comprenderanno anche stazioni di servizio, strutture di ristorazione e centri di scambio intermodale. Ma l’idrogeno, vista anche la situazione di Pragma alpha (ne parleremo nei prossimi giorni), sembra essere troppo costoso per competere con l’elettrico e con il fiume di investimenti che da tutto il mondo stanno puntando a creare batterie sempre più efficienti.

Pragma Alpha – Image via PragmaIndustries
  1. Velomobili? 
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Ci sarà maggiore spazio per le cargo bikes coperte a tre o quattro ruote dedicate al trasporto di persone. Dietro questa definizione dei due designer ci sono sostanzialmente i nuovi modelli di velomobile che alcune case come Canyon stanno progettando. Un paio di mesi fa abbiamo anche noi (in questo articolo) cercato di mettere in evidenza le potenzialità ingiustamente trascurate di questo sottovalutato veicolo

via canyon.com
  1. Autostrade ciclabili 
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Verranno create delle autostrade ciclabili che permetteranno ai pendolari di utilizzare diversi tipi di e-bike, anche cargo. Perché siano convenienti in termini di tempo però, le lunghe distanze dovranno essere percorse ad una velocità maggiore di 25 km/h (loro indicano circa a 45 km/h), il che implica che si debba rimettere in discussione la normativa che regola le speed e-bike. Ovviamente la sicurezza verrà sempre al primo posto, ma riaprire il dialogo sulle misure adottate a livello europeo in materia di e-bike forse permetterebbe di sfruttare meglio il potenziale che offrono e converge con quanto dicevamo in questo articolo.

pista ciclabile
A Seoul stanno puntando molto sulle piste ciclabili. In prgetto ci sono ciclovie sopraelevate avveneristiche.
via koreatimes.co.uk
  1. Piste ciclabili con corsie differenziate 
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Le piste ciclabili saranno più ampie e formate da diverse corsie a seconda della velocità di transito. I veicoli comunicheranno tra loro intervenendo in caso di pericolo imminente come avviene per le auto a guida autonomaQuesta previsione implica due ordini di problemi, uno etico e uno urbanistico. Se il primo impone riflessioni di carattere anche filosofico, il secondo riguarda aspetti più pratici relativi al consumo di suolo urbano e al senso di alcuni investimenti: costruire nuove piste ciclabili, spendere soldi e consumare spazio ha più senso di convertire invece parte delle strade che già esistono e adatte a veicoli che potrebbero essere introdotti nel giro di pochi anni (vedi punto precedente)? 

via electrek.com
  1. Caricatori rapido nel manto stradale 
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Nel futuro le biciclette a pedalata assistita e quelle completamente elettriche saranno parcheggiate in appositi parcheggi dove verranno immediatamente caricate in modalità wireless. Secondo i due designer i caricatori rapidi saranno incorporati nel fondo stradale, una tecnologia già disponibile che necessita però di specifiche condizioni al contorno per essere applicata. Sono proprio queste condizioni che sembrano ancora essere piuttosto lontane, perché un sistema di parcheggi sicuro per bici è ancora un miraggio quasi ovunque. Tuttavia è anche un problema tra i più facili e rapidi da risolvere se ci fosse il giusto impegno politico per farlo.

via autodesk.com
  1. E-bike per senior 
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L’ulteriore sviluppo della bicicletta farà si che anche gli anziani potranno continuare a pedalare molto più a lungo e per molti più km. In questo articolo abbiamo parlato di come il target senior sia di fondamentale importanza per preservare la salute delle comunità e di come già ci siano aziende che producono veicoli pensati per le specifiche esigenze di chi è più avanti con gli anni.  Nel futuro dotazioni come sistemi di stabilizzazione, segnalatori di avvicinamento veicoli e di regolazione automatica della velocità potranno ulteriormente consentire agli anziani di continuare a fare dell’importante attività fisica.

via theguardian.com
  1. Biciclette connesse alla mobilità 
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Tutte le bici saranno “connesse” e una bicicletta rubata potrà essere rintracciata immediatamente. Il display (head-up) sul veicolo comunicherà con il ciclista fornendogli informazioni relative al traffico, ai pericoli lungo la strada, al meteo: ci saranno anche dettagli su altri mezzi di trasporto nella catena della mobilità condivisa, grazie alla quale si potrà cambiare modalità di viaggio. 

 

Trasformazioni tecnologiche e infrastrutturali quindi, forse anche normative: secondo noi però ci potranno essere novità per quanto riguarda materiali, modalità di progettazione e, perché no, anche principi di funzionamento. Voi cosa ne pensate?