Pianto cartelli del rispetto del ciclista sulla strada e pianto alberi per il rispetto dell’ambiente. Ogni tanto penso che dovrei smetterla di piantare roba. Insomma come mi dicono i miei amici dovrei piantarla di piantare!

Ma conoscendomi è difficile che questo succederà… anzi, probabilmente il tutto potrà solo essere in aumento perché in questo momento siamo all’inizio di una lunga salita che sono certa ci porterà prima o poi alla sua cima. Ma al momento stiamo salendo.  Ed è proprio per questo che ora non possiamo mollare e noi ciclisti in questo siamo bravissimi. Non ci arrendiamo mai!

Il motivo per cui ho deciso di iniziare a installare i cartelli del rispetto del ciclista con Marco Cavorso e Maurizio Fondriest è ormai conosciuto quasi da tutti, ma perché piantare anche alberi?

Apparentemente sembrano due temi molto diversi, ma in realtà non è affatto così. C’è una parola molto forte e dominante che accomuna questi due progetti che è la parola: Rispetto!

Ho iniziato la campagna sul rispetto del ciclista sulla strada perché viene ucciso un ciclista al giorno sulle nostre strade in quanto manca una cultura di base. Verso il ciclista, verso il pedone (vengono uccisi due pedoni al giorno), verso il mezzo o persona più debole. E la medesima cosa succede nel contesto dell’ambiente. Che è ancora più grave perché se vogliamo tutelare la nostra specie il primo aspetto di cui dobbiamo prenderci cura è l’ambiente in cui viviamo.

Per questo ho iniziato la mia campagna Bike4Tree, perché voglio che ogni mia pedalata sia utile per l’ambiente.

Pedalando insieme per l’ambiente

Noi ciclisti siamo circondati dalla natura nella maggior parte dei casi quando pedaliamo. Se siamo mountain biker, discesisti o gravellisti siamo sempre circondati da boschi, montagne e colline.

Anche se siamo stradisti comunque tendenzialmente cerchiamo di trovare i percorsi più tranquilli ed in mezzo alla natura. Abbiamo quindi una sensibilità ed un’attenzione alta dell’ambiente che ci circonda. Ma questo non basta. Ed è il motivo per cui ho deciso di dedicare le mie pedalate alla piantumazione degli alberi e alla protezione delle foreste.

Gli alberi sono quella costante che mi accompagna sempre durante ogni pedalata. E in cui mi perdo vedendo passare le stagioni attraverso i suoi colori che cambiano continuamente. Soprattutto in questo periodo dove nelle giornate di sole gli alberi ci regalano quei rossi, gialli e arancioni che mi fanno sognare.

Così come succede in primavera, quando tutto rinasce e sono inebriata dai profumi e dai colori accessi dei fiori che nascono. Ma anche l’inverno ha il suo fascino, in particolar modo quando cade la neve e gli alberi accolgono sopra di loro il manto che si cristallizza e rende tutto magico.

Solo che purtroppo non è tutto magia. E ricordo bene quando durante la penultima tappa del giro d’Italia del 2019 ho affrontato un giorno prima dei professionisti il lunghissimo passo Manghen dove milioni di alberi sono stati devastati con la distruzione di migliaia di ettari di foreste alpine di conifere per la tempesta del Vaia che si è abbattuta su Alpi e Pre Alpi nel nord est dell’Italia.

Un ambiente non soltanto desolante ma soprattutto pericoloso per tutto l’ecosistema. Per quanto potesse sembrare un evento eccezionale ormai abbiamo capito che questi eventi eccezionali sono purtroppo diventati la realtà quotidiana.

Per questo ho deciso di dedicarmi alla messa a dimora di alberi. E sia chiaro che non lo faccio fisicamente ma mi spendo ogni giorno perché ognuno di noi sia sempre più sensibile al tema e agisca per la tutela dell’ambiente. Ho iniziato questo progetto attraversando l’Europa in bici da Stoccolma a Milano a febbraio di quest’anno incontrando Greta Thunberg e ad oggi oltre 1.000 piante sono state messe a dimora a dimostrazione di come ognuno di noi puo’ fare un piccolo o grande gesto per aiutare l’ambiente in cui vive.

In questo progetto collaboro con Wow Nature, spin off dell’università di Padova e bellissima realtà di ragazzi giovani e in gamba che si occupano di mettere a dimora e curare più alberi possibili in Italia e all’estero. Io ho scelto due zone in cui mettere a dimora gli alberi: Le Basse del Brenta e Lio Piccolo vicino alla Laguna di Venezia. E tra pochi giorni, il 21 novembre, giornata mondiale dell’albero, attraverserò con la mia gravel queste bellissime zone per vedere i tanti alberi adottati che verranno messi a dimora.

E se qualcuno volesse aiutare la campagna Bike4Tree e vedere il proprio albero crescere giorno per giorno puo’ scegliere tra un ginepro, un acero, una quercia, una rosa canina e tante altre piante adottando il proprio albero a questo link.

Un piccolo gesto di rispetto verso il Pianeta e verso noi stessi.

Pedalando insieme per l’ambiente!