Centoventicinquemila abitanti, la storia più longeva della Nuova Zelanda e l’obiettivo di avere fra il 30 ed il 40% del parco veicoli a zero emissioni in un paio d’anni: non solo auto elettriche ma anche tante ebike. È così che Dunedin si immagina, all’interno di un processo iniziato già da qualche tempo nel Paese oceanico, che si fa forte dell’80% di elettricità da fonti rinnovabili nel suo mix energetico.
La Nuova Zelanda ha investito fondi per far sì che ogni anno il numero di auto e bici elettriche raddoppiasse a livello nazionale, con l’obiettivo delle 64mila unità entro il 2021.
Dunedin è stata la prima città ad attivarsi in questo senso, partendo nel 2014 con un piano di abbandono dei carburanti fossili: una sorta di investimento “etico” che ha tagliato fondi anche nella spesa militare e negli investimenti sul tabacco. Uno dei primi risultati è l’abbandono dei carburanti tradizionali in favore di energia prodotta alternativamente per i trasporti urbani, con un risparmio nell’ordine dei milioni di dollari.
Bici a furor di popolo
Una degli aspetti curiosi di questo cambiamento è che la popolazione stessa della città ne è stata in parte artefice.
Dunedin ha iniziato alcuni anni or sono a costruire piste ciclabili perché era la gente a chiederlo: “In qualche modo è come se fossero le persone a segnare la via da seguire”, ha affermato il Mayor Dave Cull, che vanta anche una cura particolare del rapporto con i cittadini, con incontri mensili.
Proviene quindi dal basso la richiesta di avere più possibilità di usare la bicicletta in città.
All’ebike ha pensato l’amministrazione comunale che, oltre ad essersi dotata di un’ebike e di una mini flotta di auto elettriche, ha disseminato la città di punti di ricarica.
La conversione dei trasporti in chiave sostenibile è anche motivo d’incontro con la popolazione indigena neozelandese dell’area, preoccupata per la sopravvivenza dell’ambiente naturale.
Un intervento rapido sul cambiamento climatico
A sospingere nel verso di un mutamento delle abitudini della comunità di Dunedin c’è anche lo spauracchio del cambiamento climatico: la città si è trovata esposta ad alcuni eventi significativi, come l’innalzamento delle maree e rovesci piovosi di natura alluvionale peggiori che in passato.
La città è dunque diventata più conscia ambientalmente parlando, riconoscendo che i trasporti contribuiscono ad avere un impatto forte sul clima.
Attualmente l’Amministrazione di Dunedin sostiene di avere raggiunto già un bilancio positivo in termini di emissioni inquinanti: il mix di trasporti elettrici e biciclette funziona.
Che sia la città più antica della Nuova Zelanda quella che segnerà il passo verso il futuro?