In passato abbiamo avuto modo di testare dei Tubeless di altri marchi. In questo approfondimento il nostro focus, invece, è rivolto al Pirelli P Zero TLR.

Race TLR e Race TLR SL

PH Credit Monica Anello

Lo pneumatico Tubeless per bici da corsa è l’ultima news di mercato nel campo delle coperture stradali. Da qualche anno lo troviamo ormai sempre più nel primo montaggio dei principali produttori di biciclette. Questo genere di copertura che, fin dal suo esordio nell’off road, ha rivoluzionato (secondo noi in meglio) il modo di pedalare in MTB, sta prendendo sempre più piede sia tra gli amatori che tra i professionisti. Si tratta di uno pneumatico che si posiziona al vertice del catalogo Pirelli per i prodotti dedicati alla bici, e che arriva dopo un grande lavoro pianificato negli ultimi anni con meticolosa sperimentazione.

  • P ZERO Race TLR è un copertone ideale in competizione così come in allenamento. Si può anche paragonarlo ad un all season, con una carcassa TLR rinforzata dalla tecnologia Pirelli TechWALL+. Offre ottimo grip, alta scorrevolezza e soprattutto grande protezione alle forature; il tutto ad un peso contenuto.
  • P ZERO Race TLR SL è dedicato ai cultori della performance pura, ai corridori professsionisti e agli agonisti “da classifica”. È realizzato per offrire i vantaggi chiave della tecnologia Tubeless: grip e scorrevolezza enfatizzando la velocità e la maneggevolezza ai massimi livelli. È la gomma più leggera e performante mai prodotta da Pirelli nella sua gamma dedicata al ciclismo.

Tre passaggi chiave per il montaggio

PH Credit Monica Anello
  • Per prima cosa dopo avere calzato manualmente lo pneumatico sul cerchio bisogna rifinire l’installazione con l’aiuto di un utensile “cacciagomma” ed accertarsi che lo pneumatico sia “tallonato” in tutta la sua circonferenza.
  • Il secondo passaggio consiste nell’inserimento dell’apposito liquido antiforatura, espandendo in modo uniforme il contenuto tra il Tubeless e il cerchio. Questo lattice serve per prenenire e otturare le forature causate da spine, chiodi sottili, puntine e piccoli pezzi di vetro. Oppure, all’occorrenza, per sigillare le porosità della spalla dello pneumatico.
  • Terzo ed ultimo step, dopo avere inserito il lattice sigillante, pulito il cerchio, chiuso la valvola tubeless ready e gonfiato la gomma, si verifica che l’accoppiamento pneumatico/ruota sia stato fatto a regola d’arte e garantisca la dovuta sicurezza.

Plus dello pneumatico Tubeless

  • Gli pneumatici Tubeless offrono evidenti vantaggi: velocità, comfort, grip e resistenza alle forature.
  • Non c’è attrito tra lo pneumatico e la camera d’aria. Questo riduce la resistenza al rotolamento che è addirittura inferiore rispetto ai copertoncini leggeri da competizione.
  • Il Tubeless si può utilizzare con una pressione d’aria più bassa rispetto al copertoncino o al tubolare, senza però sacrificarne le performance. Anzi, tale dato porta notevoli vantaggi in termini di comfort ma anche molto più controllo in situazioni critiche, sul bagnato e su strade accidentate.
  • Il sistema Tubeless garantisce elevata resistenza alle forature. L’improvvisa perdita d’aria, dovuta allo scoppio o allo strappo della valvola, è da escludere. Allo stesso tempo il liquido di protezione (lattice sigillante) in un solo istante può sigillare una foratura.
    PH Credit Monica Anello
  • P Zero TLR si può utilizzare anche con una classica camera d’aria anche se i suoi punti di forza si evidenziano nella versione originale Tubeless.
  • Il massimo del rendimento dello pneumatico, per un corretto uso del Tubeless e per la propria sicurezza durante la corsa bisogna attenersi ai valori di gonfiaggio indicati dalla casa costruttrice. Li possiamo tranquillamente leggere sul fianco in uno dei due lati della gomma.

Qualche perplessità sul prodotto…

  • Anche dai test da noi effettuati, a parità di chilometri con un copertoncino o un tubolare di uguale sezione e di pari qualità, è riscontrabile uno stato di usura del battistrada nettamente superiore. L’appiattimento centrale si evidenzia già appena al di sopra dei 1.600/1.800 km rendedo lo pneumatico non più sicuro al 100% e, di conseguenza, più soggetto a piccoli tagli o pericolose micro-forature.
  • Al momento attuale il costo sul mercato del Tubeless stradale per bici da corsa non è ancora competitivo come quello del copertoncino (i tubolari, per quanto ci riguarda, sono di una categoria superiore e quindi nemmeno paragonabili come prezzo base). A nostro giudizio il Tubeless non è molto conveniente, soprattutto per l’amatore o se si dovesse malauguratamente forare spesso (a noi comunque, durante i mesi di prova, non è mai successo) e quindi sostiuirlo con una certa frequenza.