Anche le e-bike accusano la crisi del reperimento materiali e della filiera logistica. Alcuni marchi si trovano costretti ad aumentare i prezzi: per fortuna non tutti, esiste ancora un enorme mercato del nuovo e dell’usato su cui fare affidamento. Per adesso si tratto solo un primo campanello d’allarme, ma bisogna fare attenzione.

Serve una soluzione 

I problemi della rete produttivo-logistica con i quali abbiamo ormai un po’ tutti familiarizzato cominciano a farsi sentire. Non solo come ritardi nei tempi di consegna ma come aumento dei prezzi di un po’ tutte le merci. Se fino a poco fa erano solo alcuni settori a subire il danno maggiore, oggi l’onda ha raggiunto anche altre parti del mercato. Una di queste è purtroppo quella delle biciclette anche se nel loro caso le problematiche risultano più arginabili grazie ad una serie di provvedimenti volti ad incentivarne acquisto ed utilizzo e da una intrinseca economia d’uso che le caratterizza come veicoli. 

Terre rare e complicate 

Alla fine dello scorso anno il produttore statunitense Rad Power annunciò che il prezzo delle sue bici sarebbe aumentato nel 2022 (precisamente di 200€ per quasi ogni modello). Allo stesso  modo Karbon Kinetics Ltd, che produce l’e-bike pieghevole Gocycle, ha fatto balzare i costi delle sue biciclette G4i e G4i+ fino a 1000 € in più (magra consolazione: i parafanghi e il kit luce sono ora inclusi di serie in tutte le versioni). Richard Thorpe, amministratore delegato di Karbon Kinetics ha spiegato come il problema risieda nella rete produttivo-logistica. Il segmento e-bike si trova a competere per i chip dei ciclo-computer con le case automobilistiche, robot domestici e tutti quei prodotti che si basano su materiali di difficile reperimento.

Repubblica Democratica del Congo, il paese è uno dei maggiori estrattori di cobalto ma anche uno dei più turbolenti del pianeta. PH credit_ ilpost.it

Less is more 

Gli ambiti componenti come terre rare, cobalto e litio sono quindi soggetti a tre ordini di problemi sovrapposti: approvvigionamento, competizione e distribuzione. Anche in questo caso le e-bike dimostrano la loro sostenibilità (se correttamente utilizzate e gestite): costano meno, consumano meno, durano di più. Chiaramente è necessario che i privati che scelgono di usarle per sostituire altri mezzi più inquinanti (anche nella filiera produttiva e di smaltimento) lo facciano nel modo giusto, preservando soprattutto la batteria, e che le amministrazioni agevolino questo sforzo con delle misure adeguate, che forse sembrano essere finalmente in cantiere. Inoltre è necessario incentivare ulteriormente il settore delle cargo e-bike, già in ascesa ma meritevole di molta più attenzione.