Shimano, indiscusso leader mondiale di componenti per ogni tipologia di bicicletta, con il lancio del gruppo 105 Di2 ha chiuso il cerchio del rinnovamento dei gruppi elettronici per bici da corsa. Quello che vogliamo fare in questo servizio non è una semplice presentazione del prodotto ma, vista la nostra esperienza sulla strada, suggerire e indirizzare l’acquisto del gruppo più consono alle vostre caratteristiche.

Chissà quante volte parlando con ciclisti, amici, conoscenti o leggendo sui social i dibattiti infiniti su quale cambio montare vi sarete chiesti se avete fatto la cosa giusta, se il budget a disposizione sarà stato speso bene oppure se il nuovo acquisto vi farà effettivamente fare il salto di qualità…

Difficile trovare una risposta in quanto la scelta del gruppo è un argomento molto delicato, complesso, a volte indotto dai media o dall’emulazione dei prof; sicuramente si tratta di un fattore che influisce sul rendimento della bici e della performance del ciclista. 

Un confronto tra i gruppi elettronici Shimano

Questo discorso riguarda in modo marginale il mondo dei professionisti, che ricevono i componenti in dotazione per correre. Invece, è sempre più motivo di discussione nell’universo amatoriale dove si sviluppa il vero business dei numeri e del fatturato.

A prescindere da tutto ciò tenete ben presente che ogni gruppo/cambio richiede un telaio adeguato in termini di qualità, materiale, reattività e comfort. Ritengo sia uno spreco assemblare un gruppo di alta gamma su un telaio mediocre oppure, viceversa, un gruppo entry level su un telaio al top sta come il motore di un’utilitaria sulla carrozzeria di una supercar. Questo discorso va fatto a priori anche per tutti gli accessori e i componenti (cerchi, pneumatici, sella, pedali, piega e attacco manubrio) che fanno parte della specialissima su cui andrete a pedalare.

Shimano 105 

Personalmente non l’ho mai montato sulle mie bici da corsa, ma ho avuto modo d’averlo in dotazione come materiale test qualche tempo fa.

Il più economico tra i gruppi elettronici svolge il proprio lavoro in modo onesto senza pecche, ma anche senza eccellere. Lo giudico “senza infamia e senza lode”. Direi il giusto compromesso tra una proposta economica centrata per quanto riguarda il prezzo e il know how di Shimano, che emerge nella tecnologia e nei materiali impiegati.

A mio parere è un cambio che permette di accessoriare una specialissima economica senza accendere un mutuo in banca, ottenendo però dei risultati più che soddisfacenti. Robusto, non leggerissimo, preciso e facile da regolare come solo Shimano sa offrire, lo consiglio ai neofiti o a coloro che magari hanno una “seconda bici” da usare come muletto. Per l’allenamento o le lunghe distanze cicloturistiche va molto bene, è più che sufficiente.

Shimano Ultegra

Da quando la scarsità di componentistica si è fatta sentire credo sia il gruppo che ho visto di più sulle bici di amatori e non. Difatti anche nelle categorie d’élite è molto gettonato per le ottime prestazioni che garantisce e, a mio giudizio, soprattutto per l’affidabilità.

Su una delle mie due bici da corsa (il muletto) uso da anni un cambio meccanico a 11 velocità senza alcun problema; solo le regolari manutenzioni di routine (sgrassatura, lubrificazione, sostituzione catena e pignoni ogni 4/5.000 km): una garanzia. Esteticamente è stato migliorato molto nelle ultime versioni, nell’ergonomia dei comandi e nella fluidità di movimento; si inserisce nella fascia intermedia di prezzo tra il 105 e il Dura Ace, top di gamma di cui andremo a parlare tra poco.

Shimano Dura Ace gruppi elettronici

L’ho appena detto: “the king”, ecco il meglio che esiste sul mercato.

Il gruppo adottato per eccellenza dai professionisti sulle biciclette da corsa in gara nelle competizioni ufficiali e da coloro, ovviamente amatori e agonisti evoluti, che vogliono completare un telaio di prestigio (quasi d’obbligo parlare di carbonio) con un cambio impeccabile, leggero, tecnologicamente perfetto.

Anche su questo prodotto Shimano ha lavorato parecchio sul design e sull’ergonomia (l’ultima versione del Di2 a 12 velocità è spettacolare). Il lavoro di R&D ha reso questo gruppo bello da vedere e divertente da usare, come se fosse un giocattolino (aimè molto costoso). Sulla bici che uso per correre nelle Granfondo ho un Dura Ace meccanico a 11 velocità non più recentissimo che coccolo come un gioiello. Impeccabile, offre la massima resa ad ogni colpo di pedale, non ricordo d’aver mai sbagliato una cambiata o un salto di catena.

Una volta regolato a dovere in fase di primo montaggio ci si scorda d’averlo. Come tutti i componenti meccanici necessita della manutenzione di rito programmata, anche questa non proprio economica (la sostituzione della catena e della cassetta pignoni originale Dura Ace è molto onerosa, per non parlare della guarnitura dedicata) ma si sa, le cose belle costano, bisogna tenerle bene perché durino nel tempo e continuino a funzionare alla perfezione.

I gruppi elettronici di Shimano, tiriamo le somme

In conclusione, vi consiglio d’avere sempre molta cura del gruppo che andrete a scegliere. Inoltre, se volete contenere i costi, le cassette dei cambi 105, Ultegra e Dura Ace sono intercambiabili e compatibili tra di loro. Ciò significa che è possibile mischiare pignoni di natura diversa con scale differenti e avere ugualmente una buona resa di cambiata. L’ideale, secondo la mia esperienza, sarebbe sempre di mantenere una linea ben definita per non snaturare le caratteristiche del prodotto e mantenere il reale valore dell’intero gruppo originale.