151118_163520_3240_GPR5Ha senso andare in questi giorni a visitare l’Eicma, il Salone delle moto? Per un ciclista forse… sì. Ecco, ora non aspettatevi di trovare le biciclette, almeno non nel senso in cui normalmente concepiamo un salone dedicato alle biciclette: sono moto, nonostante quella “C” che continua a rimanere nel nome che poi è l’acronimo di “Esposizione Internazionale Ciclo Motociclo e Accessori”. Nessuna illusione quindi. Eppure un senso ci sarebbe pure. Già, perché chi fa moto ha fiutato, già da qualche anno, il mercato delle biciclette a pedalata assistita, quelle che comunemente, e un po’ impropriamente, chiamiamo “biciclette elettriche”. Ce ne sono di vari marchi, alcuni tipicamente motociclistici (Fantic Motor, Benelli, Piaggio, tanto per dirne alcuni), altri meno. Più una discreta rappresentanza orientale che pure ha fiutato l’affare.

151118_145014_3193_GPR5Insomma, ci sono più biciclette ora, che la fiera è conosciuta e pubblicizzata come “moto” di qualcuna delle ultime edizioni in cui si tentava ancora di definirla come “bici e moto”.
Curioso come in qualche stand ci siano anche biciclette a scatto fisso. Poche e senza pretese soprattutto, ma indicative della visione che a voler parlare di moda e libertà una scatto fisso ci sta sempre bene.

C’è anche un’altra cosa che ha attirato la nostra attenzione e che, in qualche modo, ha a che fare con le scatto fisso anche se in senso un po’ più aperto: vedere tante moto di gusto retrò. Molti marchi espositori, praticamente tutti quelli più importanti, avevano nello stand una moto retrò. Non parliamo delle moto d’epoca, pure presenti per parlare della storia del marchio, ma proprio modelli nuovi che richiamano la linea di motociclette anni ‘70/’80.
Anche ai cugini motorizzati, insomma, piace il gusto retrò e magari anche il recupero di pezzi abbandonati un po’ troppo frettolosamente nei garage impolverati. La via delle scatto fisso, tutto sommato, non è molto diversa.