Brinke X1R+ coniuga, sulla scia del grande successo che riscuote nella mountain bike la nuova tendenza della pedalata elettrica assistita, duttilità, efficienza e tanto divertimento. Telaio in alluminio, pneumatici Schwalbe 27,5+ e drive unit Shimano Steps portano questa E-MTB a sfidare con estrema naturalezza anche i trail più tortuosi ed impegnativi.

Il test
Brinke X1R+ è la E-MTB elettrica a pedalata assistita di cui ci siamo “presi cura” in quest’ultimo periodo. Peccato il poco tempo a disposizione che non ha permesso uno sviluppo più approfondito ma, comunque, abbastanza sufficiente per lavorarci con interesse, curiosità e tanto divertimento.

“Brillante” crediamo che sia l’aggettivo più appropriato per descrivere un mezzo dalle performance sorprendenti, soprattutto quando si spinge a fondo sui pedali in modalità “Boost” e il motore Shimano Steps, corposo fino al punto di stacco, accompagna il biker a superare gli ostacoli con estrema facilità.

Facciamo presente che – essendo allenati – anche in Trail o in Eco (gli altri due livelli di assistenza predisposti sulla drive unit) abbiamo ottenuto delle risposte positive; in modo particolare nel momento in cui si trova il giusto equilibrio tra i rapporti del cambio e la potenza del motore, erogata gradualmente fino alla coppia massima.
Anzi, in alcuni tratti pendenti con fondo sconnesso o fangoso, sembra un paradosso ma per controllare la trazione del posteriore si ha quasi l’impressione di salire meglio col proprio passo a motore spento che in regime di assistenza.
Gli pneumatici Shwalbe Nobby Nic+ da 27,5”, in sinergia con il telaio idroformato in alluminio 6061 della X1R+ di Brinke, hanno fatto emergere delle doti di maneggevolezza utilissime nei percorsi sui quali è stata testata.

In questi casi, però, occhio alla pressione dei tubeless di misura maggiorata che dev’essere adeguata al fondo sul quale si pedala. Un gonfiaggio non idoneo a contatto con radici e sassi sporgenti può, come nel nostro caso, provocare fastidiosi sobbalzi in sella facendo perdere aderenza ad entrambe le ruote. Di sicuro un telaio “full suspended” darebbe maggiore stabilità fluttuante all’intera struttura della bici – già appesantita dal peso supplementare di motore e batteria – sia in salita che in discesa.
A parte questi accorgimenti tecnici la soluzione “Plus” da 27,5” ci è piaciuta molto. Una scelta azzeccata per una E-MTB con queste caratteristiche che, in termini di prestazioni, si avvicina a quelle delle ruote da 29” ma con uno sviluppo metrico che favorisce l’agilità di guida anche per i biker meno esperti.

Più e meno…
Cominciamo con le lodi perché, francamente, di punti a sfavore ne abbiamo rilevati davvero pochi.

Come detto poc’anzi poche le note da rivedere.
