Non ci sono dubbi, il 2019 della bicicletta italiana è iniziato bene: il primo trimestre dell’anno ha infatti registrato un +4,1% nelle esportazioni sui mercati esteri. Si tratta di quanto emerso dal rapporto di Confartigianato “Artibici 2019”, presentato in occasione della prima edizione del Premio Artibici a Roma, conferito alle aziende di settore.

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Credit: Fiera Verona CosmoBike Show Foto Ennevi

Chi compra le bici italiane?

Il +4,1% registrato nelle esportazioni è un dato calcolato su base annua che comprende le sole biciclette tradizionali vendute all’estero: la media del resto dell’Eurozona è del 3,6%, dunque più bassa di quella italiana, almeno per il primo trimestre del 2019.

Lo stesso dicasi per il +5,1% attestato per la crescita delle vendite di bici a pedalata assistita italiane nel mondo, un incremento relativo ai primi tre mesi di un anno fa.

Per quanto riguarda l’appeal delle biciclette made in Italy, la Francia è uno dei mercati che dimostra di apprezzarlo di più, con un’esportazione verso Parigi di bici complete e componentistica per una valore complessivo di 117 milioni di euro. Il Paese transalpino rappresenta da solo il 20,6% del nostro export, seguita dalla Germania (88 milioni/15,3%), dal Regno Unito (42 milioni/7,4%) e dalla Spagna (39 milioni, 5,7%).

 

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Pedemonte Bike, una delle novità artigianali che abbiamo recensito per voi l’anno scorso – Credit: Fiera Verona CosmoBike Show Foto Ennevi

Bicicletta Made in Italy, un’industria (artigianale) in salute

Confartigianato, sempre nel report “Artibici 2019”, stima che la produzione di biciclette in Italia veda impegnate 3.081 imprese, delle quali 1.992 di stampo artigianale: proporzione, questa, che si verifica anche tra gli occupati del settore, 7.371 in totale, 3.582 quelli delle aziende cosiddette artigiane.  

La bicicletta made in Italy è dunque in salute, stando anche alla crescita del 2,6% del numero di imprese addette alla produzione nel settore ciclistico avvenuta negli ultimi cinque anni.

 

Made in Italy nel ciclismo, un valore da record

Nell’Eurozona, registra Confartigianato, il valore delle esportazioni italiane premia la qualità della produzione: l’Italia è infatti terza, dopo Germania e Paesi Bassi, con 572 milioni di euro fatturati, suddivisi tra bici complete (199 milioni) e componentistica (373 milioni).

Due, invece, i testa a testa sui numeri: per la quantità di bici esportate siamo secondi, con 1.557.363 unità, dopo il Portogallo, dove si trovano alcune delle principali manifatture terziste del continente, mentre per il valore della produzione nazionale contiamo 1.201 milioni di euro contro i 1.758 dei Tedeschi.