Si stanno facendo conoscere anche in Europa dove da alcuni mesi hanno iniziato ad introdurre la nuova formula di Bike Sharing indicata come free floating, vale a dire a flusso libero, una modalità che non costringe l’utente a riportare la bici in una specifica stazione di raccolta ma lascia libertà di parcheggio dove si desideri, a patto che sia consentito e non diventi ostacolo alla circolazione.

Una modalità innovativa che non ha mancato di suscitare polemiche e perplessità in molte città relative non solo all’aggressività commerciale delle loro proposte ma anche e soprattutto per la mancanza di regole atte a disciplinare il servizio con una corretta pianificazione e il comportamento degli utenti.

Protagonisti di questa vera e propria rivoluzione sono, in particolare, due brand cinesi, Mobike e Ofo, che del più grande mercato della bici condivisa al mondo detengono rispettivamente il 56% ed il 30% lasciando quote irrisorie agli altri competitor costituiti perlopiù da piccoli costruttori o giovani start up.

photo credit: Kentaro IEMOTO Sharebike, China via photopin (license)

La situazione sembra però segnare una rapida evoluzione, secondo quanto afferma un web report di “China Money Network”, che potrebbe portare a registrare, a breve, importanti segnali di cambiamento nel settore del Bike Sharing conseguenti alla fusione tra la società di noleggio di biciclette Youon Bike, quotata alla borsa di Shanghai, ed una delle principali concorrenti Hellobike.

Youon Bike è società nota da diversi anni nell’ambito del noleggio di biciclette realizzato con finanziamenti statali ed indirizzato a città di piccole dimensioni, mentre ha debuttato nel settore del bike sharing solo a metà del 2016.

Hellobike opera invece prevalentemente in città di medie dimensioni ed  ha saputo attrarre l’interesse di alcune società di private equity e venture capital

Significativo in questa operazione è rilevare il coinvolgimento di Alibaba Group Holding Ltd attraverso la sua affiliata di servizi finanziari Ant Financial.

Ma forse non deve più di tanto stupire che la stessa Alibaba abbia investito anche in Ofo a testimoniare l’importanza sul piano del business che le attività di mobilità in condivisione, sia nel settore bici, tradizionali o elettriche, che in quello dell’auto, stanno assumendo.