Ruota SuperWheel, una bici assistita senza motore né batteria

SuperWheel, via facebook.com

La SuperWheel è una ruota che promette di migliorare l’efficienza della bicicletta su cui è montata. Utilizzando il sistema WTECT brevettato dell’azienda omonima, la ruota sfrutta il peso del ciclista e lo converte in propulsione, fornendo un miglioramento dell’efficienza di oltre il 30% rispetto a una ruota standard.

SuperWheel, via facebook.com

Assistenza meccanica 

SuperWheel è un prodotto strano, uno di quelli di cui è difficile parlare: idea geniale per alcuni, una sciocchezza per altri. Rientra in quell’esiguo gruppo di biciclette ad assistenza meccanica di cui raramente ci si trova a scrivere. Noi lo abbiamo fatto solo una volta a proposito della bici a molla (vedi qui), un antenato più grossolano di SuperWheel ma basato sullo stesso principio di funzionamento. Dipaniamo ogni eventuale dubbio e diciamo subito che questa categoria non può ovviamente essere messa sullo stesso piano delle e-bike. L’assistenza meccanica non può reggere il confronto con un motore elettrico; ciò però non significa che i due sistemi non possano collaborare. SuperWheel va quindi conosciuta meglio e, se davvero è in grado di fare quello che promette, sarebbe da tenere molto in considerazione e magari inquadrare all’interno di un’altra categoria di veicoli, quelli ad assistenza elettro-meccanica. E vedremo perché.

Come funziona

Il progetto della ruota SuperWheel nasce da molto lontano, probabilmente già quando il suo inventore, Simon Chan, lavorava nell’officina del padre e studiava il meccanismo di servosterzo. Da allora l’idea si è sviluppata nella sua testa fino ad arrivare al prodotto che vediamo oggi e che sarà oggetto di ulteriori perfezionamenti. La ruota SuperWheel non ha motore né batteria, ma riesce comunque a generare una spinta in avanti grazie al peso del ciclista. Le molle disposte circolarmente lungo la ruota facilitano la rotazione della ruota grazie ad un sistema di pressione-decompressione.

SuperWheel, via facebook.com

Con SuperWheel hai il 30% in più di capacità di pedalata. È come se avessimo sempre il vento alle spalle ”, assicura CicloCaffè, il suo distributore francese. In pratica il funzionamento si basa sul fatto che il peso del ciclista tende a comprimere la ruota lungo l’asse verticale; se inseriamo una molla lungo quest’asse, riceveremo una spinta verso l’alto. Ed essendo queste molle posizionate in serie e circolarmente all’interno di un oggetto dinamico in movimento, ecco che la spinta generata provoca un propulsione meccanica continua.

SuperWheel, via facebook.com

E applicata all’e-bike? 

Il suo distributore francesce Ciclocafè, ha condotto alcuni test e, molto intelligentemente, ha innanzitutto montato la SuperWheel su di un e-bike. Dopo aver preso nota di vari dati quali peso del ciclista, tipologia di strada e caratteristiche della bici, ha effettuato una prova di cui ha reso pubblici i risultati su Strava. Risultati che sembrano essere molto soddisfacenti poiché la SuperWheel sembra aver aumentato l’autonomia dell’e-bike di quasi il doppio, riuscendo a far mantenere livelli di assistenza minimiPreservare le batterie è più che mai importante, non solo per tutelare il proprio investimento, ma anche per l’ambiente, ed è un tema che si deve cominciare ad affrontare. SuperWheel perora egregiamente la causa e sembra doveroso provare a capire se l’assistenza elettro-meccanica è in grado di avere un futuro. Per il momento possiamo dirvi che SuperWheel è in vendita nello shop del sito ufficiale dove è possibile configurarla secondo le proprie caratteristiche fisiche. Viene venduta ad un prezzo base di 475€ che varia a seconda dei dati che inseriamo e quindi non possiamo dirvi con precisione quanto costa. Ma la vera domanda è un’altra: siamo davanti ad una rivoluzione? 

SuperWheel, via facebook.com