Angell, il progetto ciclistico lanciato da Marc Simoncini e Jules Trecco nel 2018, ha stretto una partnership esclusiva con il produttore di elettrodomestici Groupe SEB. Il gruppo sarà responsabile dello sviluppo industriale e della produzione della smart bike Angell presso il suo vecchio stabilimento di Is-sur-Tille in Borgogna, in Francia. Groupe SEB sostiene anche il progetto acquisendo una partecipazione in Zebra, la società che produce e commercializza Angell, attraverso il suo veicolo di investimento SEB Alliance.

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Angell, una promessa tra le e-bike

Questa bici punta ad essere una delle e-bike più leggere disponibili con i suoi soli 13,9 chiliconnettività integrata e innovazioni di sicurezza come un cockpit intelligente che mostra informazioni utili come tempo, livelli di inquinamento, carica della batteria, modalità di guida, assistenza programmi, velocità e persino un GPS. Groupe SEB, che gestisce marchi importanti tra cui  Tefal,  Seb ,  Rowenta , Moulinex, Krup, è entrata a fare parte della produzione della bici.

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La distribuzione inizierà nel mercato interno

Le consegne iniziali della nuova bici inizieranno quest’estate, ma l’azienda afferma che  sono già state presi oltre 2.000 pre-ordini. Angell fa sapere che la distribuzione inizierà in Francia e che sarà progressivamente estesa ad altri paesi europei. Sono previsti due metodi di distribuzione: B2C, con consegne dirette ai consumatori che hanno prenotato la loro bici Angell attraverso i canali online e tramite il  rivenditore francese FNAC Darty.

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Il know-how di Groupe SEB nello sviluppo dei prodotti, nello sviluppo industriale e nella produzione sarà implementato nel sito di Is-sur-Tille, che dispone di una forza lavoro di 200 dipendenti. SEB produrrà diverse decine di migliaia di unità all’anno e supporterà l’estensione prevista della gamma.

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Convertirsi alla bici

Dall’azienda dichiarano anche che per loro l’e-bike rappresenta il futuro della mobilità e che con la loro forza lavoro sono in grado di imporsi come leader nel segmento delle smart bike urbane (un mercato stimato in 10 miliardi di €). Si tratta di un primo avvicinamento al mondo del ciclismo da parte di un azienda che ne è sempre stata al di fuori, e di questa possibilità ne avevamo parlato. Probabilmente ne vedremo altre seguire il suo esempio, in particolare quelle legate al mondo automobilistico che stanno affrontando un periodo davvero incerto e in cui l’e-bike sembra essere uno dei pochi settori su cui sembra davvero conveniente puntare.