Ancora sicurezza e ancora specchietti. Se esiste un problema legato al design per quanto riguarda questi elementi, possiamo, nell’attesa che venga risolto, percorrere altre strade per venirne a capo. Una di queste è Fly6 di Cycliq.

Specchietti o telecamere?

C’è una grave lacuna nel nuovo mondo ciclistico formato dai city bikers, un difetto che si trascina da decenni e per il quale non è ancora stata trovata una soluzione che riesca a fare contenti tutti. Per quanto snobbati non mi stancherò mai di ribadire l’importanza degli specchietti retrovisori se ci si muove nel traffico cittadino, un luogo sempre più nervoso e affollato dove bisogna stare molto attenti.

Se da un lato questa carenza è comprensibile data l’origine semplice e l’utilizzo sportivo che storicamente si è fatto della bicicletta, durante lo stesso Eicma dello scorso anno abbiamo visto che hanno iniziato a comparire modelli di e-bike sempre più vicini al mondo degli scooter. Se si tratta di mezzi dedicati allo spostamento urbano bisogna che allora siano dotati di tutti gli accessori necessari per farlo, compresi gli specchietti retrovisori.

Il problema è che sulla bici sono piuttosto impattanti dimensionalmente e, complice anche l’ingombro estetico, alcune persone preferiscono farne a meno. Per quanto li consideri la soluzione migliore al momento e creda che si possa ancora trovare un modo per farli risultare più attrattivi, esistono anche altri sistemi che alcuni possono trovare interessanti. Uno dei più intuitivi consiste nel posizionare una retrocamera collegata al nostro smartphone, il principio di funzionamento su cui si basano prodotti come Cycliq Fly6.

Fly6, ben più di una telecamera

Cycliq è un sistema wireless che porta sullo smartphone le immagini di quello che succede dietro la nostra bici. La versione Fly6 è composta da una videocamera waterproof full HD con risoluzione massima 1080p a 30fps  distribuita su di un angolo visuale di 135°, da un supporto quick release da 1/8 e da un immancabile app per il nostro smartphone. Non è finita qui perché sul dispositivo sono presenti oltre a tre luci LED che forniscono 100 lumen, una serie di opzioni che rendono l’oggetto sempre più interessante. Innanzitutto è possibile attivare quello che si chiama HomeSafe mode, il quale ci garantisce, anche se la batteria è quasi scarica, almeno 30 minuti di funzionamento per arrivare a destinazione.

A proposito della batteria, quella di Cycliq ha una durata di 7 ore solo con la telecamera accesa, mentre si riduce a 4 – 5 se accendiamo anche i LED (che in ogni caso non è necessario tenere sempre accesi). Un altra funzione utile è l’allarme interno che scatta quando la bicicletta viene mossa dalla posizione in cui l’abbiamo lasciata, una caratteristica che abbiamo incontrato anche in altri casi come quello di WingBikes.

Inoltre, se malauguratamente dovessimo finire coinvolti in un incidente, Fly6 registra quanto accade e salva tutto in modo che nulla possa nuovamente essere sovrascritto sulla SD card. Si perché il dispositivo ha un entrata per una memoria esterna che va a registrare ogni nostra uscita e, di volta in volta, automaticamente ripete l’operazione anche a spazio esaurito (quindi sovrascrivendo).

Ma una delle proprietà più interessanti è secondo me l’autobalancing, un’opzione che se attivata fa in modo che le immagini riprese non siano tremolanti bensì molto più stabili. In effetti uno dei limiti delle telecamere è proprio la mancanza di elasticità del dispositivo ottico che spesso restituisce immagini in cui non si capisce quasi nulla: il video sul sito ufficiale ci da una dimostrazione dell’opzione, davvero utile se il nostro scopo è quello di capire cosa succede dietro di noi.

Certo, siamo legati allo smartphone per il suo funzionamento, con tutti i pro e i contro, ma come dicevo all’inizio si dovrebbe intendere come una soluzione di transizione, fino a quando a qualche designer non venga una trovata geniale in merito agli specchietti. 

Occhio alle imitazioni

Fly6 di Cycliq è in vendita su diversi shop online tra cui Amazon, ma si può acquistare direttamente sul sito ufficiale a 179€.

Colgo l’occasione per informare riguardo ad un prodotto simile che aveva riscosso abbastanza successo qualche tempo fa, Hexagon, una retrocamera con in aggiunta indicatori di direzione e varie piccoli perfezionamenti come il monitoraggio della distanza e delle prestazioni fisiche.

Chi ha investito su Indiegogo non sta ancora ricevendo nulla, nonostante la campagna sia conclusa da più di un anno: le lamentele piovono numerose e volevamo mettervi in guardia affinché non vi uniate per sbaglio anche voi al coro.

13 COMMENTI

  1. sullo smartphone sono visibili in tempo reale le immagini riprese da dietro ?
    oppure solo successivamente collegandolo ad un pc?
    thanks

  2. buongiorno
    sapreste indirizzarmi verso una azienda che faccia accessori per biciclette o affini, mi spiego meglio io vado in bicicletta, ho come tutti i ciclisti (consapevoli o no) il problema delle auto che con la loro massa e velocità vengono da dietro ora diciamo che ho risolto con un semplice specchietto retrovisore
    ma é quí che vi pongo il quesito, lo specchietto retrovisore va bene finche la strada é trafficata ma paradossalmente é propio nelle stradine strette e poco trafficate che l’attenzione cala e il pericolo aumenta la soluzione sarebbe un allarme sullo smarphone e dietro una piccola telecamera che attraverso un’app visualizza un’auto in arrivo manda un segnale al cell e io guardo lo specchietto e la vitaè salva. mi potreste aiutare?

    • Buongiorno, sono Roberto Zanetti di BiciTech, le rispondo in merito alla sua e-mail.
      Leggendo ciò che scrive credo che il miglior dispositivo in circolazione possa essere il “Varia Bike Radar” di Garmin.
      Questo è il link dove può trovare tutte le info sul prodotto: https://buy.garmin.com/it-IT/IT/p/518151
      Mi faccia sapere… Un saluto e buone pedalate.
      Cordialmente, Roberto.

    • Buongiorno Andrea, si, la Fly6 può sostituire lo specchietto in tempo reale, è stata pensata per questo scopo. Tuttavia mi sento di consigliarle, in certe situazioni, anche l’utilizzo di uno specchietto: questo perché in alcuni momenti potrebbe verificarsi qualche leggero ritardo nel flusso dati wireless che andrebbe ad influenzare i nostri riflessi. Se quindi si sta viaggiando in una zona poco frequentata, tranquilla, di giorno, Fly6 va benissimo; se invece ci muoviamo nel traffico di una caotica città è meglio averlo uno specchietto.
      Spero di esserle stato d’aiuto
      Buone pedalate!

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