Siamo entrati nella quarta settimana di questo torrido mese d’agosto e fa ancora molto caldo. Come dobbiamo affrontare il finale di stagione?
Idratarsi sempre
È la soluzione più semplice e sicuramente quella più vantaggiosa; un aumento della temperatura interna del corpo può portare ad una rapidissima disidratazione. Gli studi dimostrano che una disidratazione prolungata può causare una riduzione di forza, potenza e resistenza muscolare ad alta intensità, rispettivamente del 2, 3 e 10%.
Quali sono quindi le strategie per combattere la disidratazione?
In una giornata calda, a secondo dell‘intesità del training, si può arrivare a sudare fino a 1,5 litri all’ora. A conti fatti, in sei ore di corsa, i liquidi persi ammontano a nove litri. Diversi studi hanno dimostrato che sudando l’uomo può arrivare a perdere fino al 2% del suo peso corporeo prima che le sue prestazioni ne risentano. Ciò significa che un ciclista deve compensare la perdita di circa nove litri di liquidi, cercando di berne più o meno la stessa quantità. Ecco perché le borracce dei corridori vengono spesso riempite con acqua, elettroliti e/o carboidrati. Non c’è dubbio che l’acqua serva per idratarsi e rinfrescarsi la testa. I carboidrati, invece, sono necessari per produrre energia.
Ma a cosa servono gli elettroliti?
Questa è forse la sostanza più importante per il ciclista sudato poiché contiene alti livelli di sodio. Il sodio aiuta a mantenere il volume del plasma sanguigno e a trasportare l’acqua dai vasi ai muscoli che lavorano. Se tutte le bevande del ciclista contenessero solo acqua con pochissimo sodio il corpo non la tratterrebbe, eliminandola quasi immediatamente. I livelli di sodio messi all’interno delle bevande possono variare a seconda del ciclista e di quanto suda. Ci sono diversi modi di misurare lo stato di idratazione di un ciclista: oltre al peso si può fare affidamento sulle analisi delle urine o utilizzare un dispositivo che misuri il peso specifico dell’urina. Questo misurerà la densità dell’urina in relazione a quella dell’acqua: più densa è l’urina, meno idratato sarà il corridore.
L’abbigliamento consigliato
Con il caldo scegliere l’abbigliamento giusto è di fondamentale importanza. In commercio vi sono capi e materiali tecnici di altissima qualità specifici per tutte le stagioni. C’è solamente l’imbarazzo della scelta e di avere a disposizione un discreto bugdet da investire per l’acquisto; ma comunque resta il fatto che ne vale la pena.
Al caldo ci si deve abituare
Alcuni studi dimostrano che, man mano che la forma fisica cresce, il corpo del ciclista va incontro a trasformazioni e processi di adattamento che gli permettono di correre a temperature elevate. La capacità di un ciclista di tener testa al caldo asfissiante può far vincere o perdere una corsa. Tra i principali adattamenti vi è la capacità di raffreddare il corpo grazie a una maggiore sudorazione e la capacità di aumentare questa sudorazione con conseguente riduzione della temperatura interna. Una migliore capacità aerobica porta anche ad un aumento del volume del plasma e del sangue messi in circolo dal cuore, i quali arriveranno senza problemi sia ai muscoli scheletrici che alla pelle.
Fonte Campagnolo