“La crisi può essere un’opportunità” con questa parole, ormai otto anni, fa Obama è diventato il primo presidente nero della storia degli Stati Uniti d’America… “yes, we can!”.
Sì, si può fare… che tre amici, impiegati in una ditta che fallisce, senza lavoro, ma con il sogno di continuare a lavorare insieme, creino qualcosa di originale, unico, utile, sperando di battere la crisi; perché quando arriva il momento delle scelte difficili o si annega o si spicca il volo.
Si può fare, che torni a casa e appoggi la tua bicicletta ad Aligator, perpendicolare al muro della cantina, oppure in verticale, per non occupare tanto spazio. Si può fare che Aligator accolga uno skate, degli sci, delle riviste, ed anche un iphone. Racconta Alessandro “L’abbiamo testato anche con l’Iphone; aumenta il suono degli altoparlanti di circa 10 db.. l’abbiamo misurato per tirarci su di morale…”
Questa è la storia di un progetto che rischia seriamente di nascere e diventare una nuova, ennesima, storia italiana di innovazione e successo. Però adesso Aligator, per poter spiccare definitivamente il volo, ha bisogno di finanziamenti. E’ per questo che lo potete trovare sulla piattaforma di crowdfunding Indigogo (qui)
Dietro questa idea, tanto semplice quanto geniale, ci sono tre amici, Alessandro, Stefano e Daniela, che lavoravano in una ditta di prefabbricati fallita nel 2014.
“L’idea è nata dall’esigenza di Daniela – racconta Alessandro – di trasportare la sua MTB sul pick-up. Serviva uno strumento poco ingombrante in grado di fermare la bicicletta in modo stabile e sicuro, evitando la torsione del cerchio e la rottura del copertone. Così abbiamo pensato di creare un ferma-biciclette universale, in grado di accogliere e sostenere copertoni da 23 fino a 70 mm (praticamente tutti i tipi di bici). Dopo le bozze, sono nati i primi disegni. Il padre di Daniela, che è un falegname, ha creato il prototipo in legno.”
Cosa rede unico Aligator? “Per dare la possibilità di parcheggiare la bicicletta anche in verticale abbiamo previsto una cima che, grazie ad un sistema di aggancio rapido mutuato dal settore nautico, garantisce il sostegno per lunghi periodi, senza danneggiare il cerchio, anche in caso di sgonfiaggio dello pneumatico.
Nella parte posteriore abbiamo creato un incavo in grado di ospitare un lucchetto od una fune d’acciaio, in modo da dare la possibilità di legare la bicicletta al ferma bicicletta in modo sicuro per evitarne il furto.
Abbiamo pensato di aggiungere come optional due magneti e gommini anti graffio che permettono di fissare il porta biciclette a qualsiasi superficie metallica.”
Il design è particolarmente curato, progettato con lo scopo di creare un oggetto che non avesse solo una funzione pratica ma anche estetica, di arredo, per tutti coloro che parcheggiano la loro bicicletta in casa.
Alessandro continua il racconto della nascita di Aligator: “Dopo averlo pensato in ogni minimo dettaglio abbiamo creato i primi prototipi, stampati in 3D. Quando ce lo siamo trovato in mano, nella sua veste definitiva, abbiamo pensato che non potesse avere altro nome che Aligator, con una sola L, perché sul mercato esiste già una marca con due “LL” che produce freni per biciclette…”.
A quel punto non resta che trovare finanziamenti per la produzione in serie. Da qui lo sbarco su Indigogo e la necessità di trovare almeno 15.000 euro per partire alla conquista del mondo, con l’intenzione, una volta partiti, di migliorare e far crescere il prodotto. “Abbiamo anche sviluppato l’idea di inserire all’interno di Aligator una luce alimentata da una batteria ricaricabile e dotata di un ricevitore bluetooth. E’ stata sviluppata anche una applicazione per smartphone tramite la quale è possibile accendere la luce all’interno del portabiciclette in modo che sia facilmente individuabile in ambienti bui. La luce, oltre ad illuminare Aligator illumina l’ambiente. Si tratta di sviluppi che realizzeremo solo se Aligator dovesse avere successo, per il momento aspettiamo perché è un po’ caro…”.
I tre ragazzi di Parma hanno pensato ad un prodotto che ha caratteristiche ideali per il mercato americano (pick-up) e nord europeo (bici in casa), non solo per l’Italia; perché pensare in grande, in questi casi, è un obbligo. Sì, si può fare!
Caratteristiche tecniche:
– materiale: plastica completamente riciclabile.
– Peso: 300 gr
– dimensioni: 11 x12 x 15 cm
– cima: in polipropilene ad alta tenacia
– pneumatici che può alloggiare: da 1 pollice a 2,75 pollici.
– Colori: green Aligator, yellow star, orange scias, fucsia lady, blue light, black.
kit disponibili
– kit magnetico: composto da due magneti con forza attrattiva pari a 19 kg cad.
– kit pick up: barra di acciaio da fissare alla sponda del pick up e sistema di aggancio rapido da fissare ad Aligator
– Aligator può essere fissato alla parete tramite tasselli forniti in dotazione oppure è trasportabile se dotato del kit magnetico.
– Ogni scanalatura interna di Aligator è stata appositamente studiata per accogliere un determinato tipo di pneumatico senza rovinare il cerchio in quanto solo il copertone rimane a contatto con il portabiciclette e la bicicletta rimane perfettamente allineata nella sua posizione naturale.
Ambienti in cui è possibile collocare Aligator:
– cantine
– garage
– stanze della casa (anche in salotto di casa o camere da letto)
– balconi
– spazi condominiali (molto meno ingombrante della classica rastreliera in ferro che accumula sporcizia al suo interno)
– adattabile a qualsiasi ambiente urbano (robusto, piccolo, piacevole, colorato)
– Hotel (dal bike Hotel al cinque stelle grazie ai suoi colori e design)
Ulteriori applicazioni:
– porta skateboard (si incastra perfettamente dalle ruote senza necessità di nessun cordino di sostegno
– porta sci
– porta monopattino
– porta ipad, iphone (aumenta il suono degli altoparlanto dell’iphone di circa 10 db, prova che abbiamo fatto per tirarci su di morale)
– porta pagaie
– porta canne da pesca
– porta scope
– porta mazze da baseball
– porta pala da pizzaiolo
– porta riviste
– porta corrispondenza