Abbiamo intervistato Andrea Auf Dem Brinke e Mirco Gualdi, rispettivamente Vice-Chairman and COO Brinke e Responsabile Commerciale Italia per il marchio Brinke

Domanda) Andrea e Mirco, ciao! Per prima cosa grazie d’aver collaborato a questa intervista che, in realtà, vuole essere più un approfondimento dell’attuale situazione del settore ciclo e della mobilità elettrica. L’ultima volta che ci siamo visti è stato a metà dicembre all’headquarter di Brinke a Desenzano. Cosa è cambiato e quali prospettive ci sono per i mesi a venire?

Risponde Andrea: “Non vi sono grandi novità rispetto all’ultima volta in cui ci siamo visti. Senza dubbio la pandemia ha favorito un’impennata importante della richiesta di e-bike garantendo buone prospettive al settore, come testimoniano le ultime due stagioni. Senza dubbio la bicicletta, soprattutto quella elettrica, è entrata in maniera importante “nell’immaginario collettivo”. In questo momento specifico, però, la mancanza di componenti e di conseguenza delle bici stesse, sta determinando un grande disagio per tutti gli attori della filiera. Dal lato aziendale, sicuramente, il problema principale nell’attuale situazione di mercato è dato dalla gestione della liquidità.”

“Spesso sono disponibili e stoccati a magazzino il 95% dei componenti, ma a causa del 5% di componenti mancanti, non è possibile entrare in produzione. uindi avere le e-bike da spedire nei negozi, con evidenti conseguenze in termini di fatturato. Per noi di Brinke, fortunatamente, la liquidità non è un problema in quanto non abbiamo mai subito un blocco dei flussi finanziari, grazie alla diversificazione del business della nostra S.p.a. Valsabbina Commodities, ma di sicuro altre aziende impegnate solo nel settore ciclo stanno soffrendo questo problema in maniera importante, con il rischio di ripercussioni anche gravi.

 “Spesso sono disponibili e stoccati a magazzino il 95% dei componenti, ma a causa del 5% di componenti mancanti, non è possibile entrare in produzione” 

Domanda) Nell’ultimo anno, grazie o per colpa della pandemia, abbiamo assistito all’esplosione del ciclismo in tutte le sue forme. A cominciare dalle e-bike fino a tutto ciò che gravita intorno alle due ruote a pedali. Secondo voi quanto pensate possa ancora durare il trend positivo del mercato della bicicletta? Quali possono essere i lati oscuri (se ce ne sono) di una tale crescita così veloce e, per ora, costante?

Risponde Mirco: “Credo di poter affermare che il trend positivo continuerà. La bici, soprattutto quella elettrica, ha grandi potenzialità e ormai un numero sempre maggiore di persone le sta sperimentando. Il lato oscuro, dal mio punto di vista, è legato principalmente alle politiche di mobilità urbana alternativa. Se le amministrazioni locali incrementassero non solo le piste ciclabili o le corsie preferenziali protette, ma anche i parcheggi sicuri e gli stalli di parcheggio, si potrebbe davvero favorire l’uso massificato delle bici nei centri urbani. La mancanza di queste infrastrutture rappresenta senza dubbio un freno all’aumento dell’utilizzo della bici nel quotidiano come mezzo di trasporto alternativo, ma sono convinto che avremo delle belle sorprese a vantaggio di tutti.

Carenza di componentistica ed accessori?

Domanda) Come si pone Brinke in relazione alle problematiche emerse dalla carenza di componentistica ed accessori? Che soluzioni avete messo in atto nei rapporti con i vostri players per contrastare un situazione che perdura da troppo tempo?

Risponde Andrea: “Sin dalla riapertura dopo il primo lockdown del 2020 avevamo intuito che la filiera avrebbe subito ritardi importanti, di conseguenza ci siamo immediatamente adoperati per ordinare i componenti in anticipo, con consegne fino al 2024 incluso. Questo ci ha permesso di risolvere in parte il problema, tuttavia anche noi non siamo esenti dagli imprevisti dovuti ai ritardi di produzione o di consegna. Stiamo lavorando con i nostri partner per rafforzare ancora di più le sinergie e risolvere insieme le problematiche attuali, che spesso hanno motivazioni esclusivamente esogene e non prevedibili.

Risponde Mirco: al tempo stesso il rapporto di Brinke con i negozianti è improntato sulla massima collaborazione e trasparenza. Pertanto cerchiamo di far comprendere anche a loro le difficoltà generali rendendoli partecipi di una situazione a volte imprevedibile, ci impegnano a dare risposte concrete in una una visione più ampia e propositiva. Se pur con qualche ritardo, lo scorso anno, siamo riusciti a consegnare tutta la collezione 2021 garantendo loro la possibilità di lavorare nella maniera più efficace possibile.

“Se le amministrazioni locali incrementassero i parcheggi sicuri si potrebbe davvero favorire l’uso massificato delle bici nei centri urbani”

Brinke

Domanda) Parliamo di “numeri”: sia il 2020 che il 2021 sono stati anni straordinari, oserei dire quasi fuori dal normale per il mercato della bicicletta. Avete già dei dati aggiornati e quali sono le prospettive future di Brinke, nella fattispecie, in base alle proiezioni di vendita attuali? 

Risponde Andrea: il 2020 è stato sicuramente un anno record per Brinke con una crescita del fatturato pari al +270%. Anche nel 2021 siamo riusciti a sviluppare un ulteriore incremento se pur più contenuto a causa della mancanza di componenti. Il 2022 sarà sicuramente una grande sfida, ma siamo fiduciosi di poter mantenere un trend positivo. 

Risponde Mirco: gli stessi ordini in portafoglio per le bici del catalogo Brinke 2022, ma anche già del 2023, confermano quanto i negozianti apprezzino i nostri prodotti e la nostra azienda.

Informare per diffondere l’uso delle e-bike

Domanda) Andrea e Mirco, un’ultima domanda, grazie. Secondo la vostra lunga esperienza nel settore – visto che Brinke è stato il marchio pioniere dell’elettrico in Italia nel lontano 2012 – come cambieranno i modelli delle e-bike e i kit dei motori elettrici (motore, batterie, centraline, LCD) in una prospettiva futura a medio/lungo termine? Ci sarà una fase di stallo o di assestamento oppure, a vostro parere, si continuerà ad oltranza nel segno della tecnologia e della sostenibiltà?

Rispondono Andrea e Mirco: dal nostro punto di vista tecnologia e sostenibilità sono il binomio imprescindibile di un reale sviluppo economico e sociale. Siamo certi che il cambiamento nel nostro settore sarà continuo e costante, sempre più legato non solo ai trend del momento, ma soprattutto al grado di informazione del cliente. Le batterie aumenteranno di capacità nel breve periodo per poi diminuire nuovamente in favore di altri pregi quali leggerezza e dimensione, man mano che il cliente diventerà più consapevole delle proprie necessità. Come azienda, anche insieme ai nostri partner, stiamo lavorando molto alla diffusione di informazioni corrette sull’uso delle e-bike e sulle potenzialità intrinseche. Tutto questo al fine di aiutare sia il ciclista più esperto sia il neofita a conoscere le molteplici possibilità offerte dalla bici elettrica e a capire le proprie specifiche necessità.

Risponde Andrea: per meglio esprimere il nostro pensiero vorrei fare un paragonare con il mercato delle macchine fotografiche perché immediatamente comprensibile. Quando venne immessa sul mercato la prima macchina fotografica digitale, negli anni ‘90, cominciò un trend inarrestabile di sostituzione della vecchia analogica (la bici muscolare nel nostro caso) con la nuova tecnologia (l’elettrica). Il risultato fu che i colossi del rullino (Kodak per esempio) finirono in bancarotta e i produttori di macchine fotografiche, per rispondere ai nuovi trend di mercato, avviarono un’ importante ricerca tecnologica (tutt’ora in corso). il loro obiettivo era di garantire soluzioni sempre più performanti, con la conseguente sparizione dal mercato delle macchine fotografiche a pellicola.

Andrea Auf Dem Brinke e Mirco Gualdi

Andrea Auf Dem Brinke
Attuale Vice-Chairman and COO Brinke, Andrea Auf Dem Brinke è l’ideatore del marchio di bici elettriche. Un progetto ambizioso che affonda le radici nel 2012, nato dalla volontà di creare mezzi innovativi di supporto alla mobilità sostenibile; tutto ciò in estrema coerenza con l’attività precedente impiegata nel settore del fotovoltaico. La visione avveniristica che ha portato Andrea Auf Dem Brinke a sviluppare bici elettriche in Italia quando il fenomeno era solo agli albori, l’attenzione forte alla sostenibilità, il know how acquistato negli anni e il “saper fare impresa” (derivato dalla lunga esperienza maturata nella S.p.a., Valsabbina Commodities, che detiene il marchio), la sostenuta propensione all’innovazione e alla ricerca tecnologica, hanno determinato il successo di Brinke. Un marchio che in pochi anni si è imposto nel settore come brand italiano di alta gamma. 

 

Mirco Gualdi
Mirco Gualdi, attualmente Responsabile Commerciale Italia per il marchio Brinke, è un ex campione di ciclismo. Ha iniziato la sua carriera a soli 14 anni e ben presto ha raggiunto risultati degni di nota. Tra questi va segnalata la vittoria nel Campionato del Mondo su strada Dilettanti nel 1990. Dopo le Olimpiadi del 1992 approda al professionismo dove consegue vari successi: la tappa di Verona al Giro d’Italia 1997, il 2° posto nella Paris-Tours di Coppa del Mondo, una tappa al Giro del Messico e al Giro di Polonia, un 2° ed un 3° posto di tappa al Tour de France, un 3° posto al campionato italiano a cronometro individuale. Interrompe la carriera nel 2000 a causa di un incidente e da allora colleziona risultati nei Dipartimenti Commerciali di marchi prestigiosi del settore bike. Nel 2019 approda in Brinke come Area Manager e in pochi anni gli viene affidata la responsabilità commerciale di tutto il territorio italiano.