Quelimane, capitale della regione della Zambesia. I barrios, il porto e quello che resta di un elegante colonialismo portoghese. E l’arte di arrangiarsi. L’africa non si piega mai, anche nei momenti peggiori. Non c’è disperazione e ce la devi fare nonostante tutto. In una città detta la “Rio d’africa” per il suo carnevale, si celebra un altro rito, quello delle due ruote. Strade sterrate, buche, grosse macchine maleducate, pulmini carichi e traballanti, rendono come una corrida il traffico in questa città, ma il toro qui è la bicicletta anzi “il ciclotaxi“. Portano di tutto a tutte le ore. Con fatica, ma funziona.

La sicurezza nelle mani, o meglio ruote, dei ciclotaxi

Il servizio è eccellente:

  • girano in continuazione
  • il prezzo è discretamente trattabile (non c’è tassametro, ma ad occhio, anzi a pedalata, non t’imbrogliano)
  • sono veloci e molto attenti ad indicazioni particolari. “Ho mal di schiena” e miracolosamente, nonostante i crateri stradali, cercheranno di evitare le buche!

Raccomandazione per l’utilizzo dei ciclotaxi

Chiedere sempre, prima, un controllo freni. Si sa che si risparmia tutti sulla manutenzione e per tanti mantenere famiglia e ciclotaxi è oneroso, specie qui sotto il sole troppo caldo del tropico. Spesso mancano anche luci e campanello, lussi da occidentali e qui poco utili. La notte a queste latitudini, con la povertà di elettricità e la stanchezza nelle gambe, riduce a zero il trasporto umano. È buio e in Africa ci si riposa.

Stranamente esiste anche una legge, qui rispettata almeno fino ad ora, quella del rispetto per la fatica fisica, per il sudore che cola da queste fronti per guadagnarsi il pane.

“largo alle biciclette”, qui non si grida, perchè è una legge non scritta. Rispetto per chi crea lavoro con la propria fatica. Quando passa la bici ed il suo carico umano, spesso anche ingombrante, ha la precedenza perché è una attività seria, una piccola imprenditoria facile ed utile.

Molti con poco, possono iniziare. Basta voglia, salute e una bici anche non eccezionale. E così a Quelimane, tanti giovani riescono a vivere e si crea un indotto importante. Baracchette ai bordi delle strade con funamboli della meccanica del copertone e della catena. Rivenditori di mille pezzi delle due ruote. E poi inquinamento basso.
La municipalità del Rio d’Africa, dovrebbe solo migliorare ancora un po’ il fondo stradale e fare felici i suoi ciclisti.

Chissà, tra tutti questi pedalanti nascerà un giorno un campione?