La notizia era nell’aria, a conferma dei risultati emersi da una serie di interviste da noi realizzate nel mese di marzo ad un selezionato campione di rivenditori che da tempo segue Bicitech e non ci lesina mai le proprie osservazioni e sensazioni, rendendo unica anche la nostra esperienza di conoscenza del mercato.

Le considerazioni infatti espresse dai titolari dei punti vendita intervistati, che potrete leggere in forma completa in Mercato bici 2016: E-Bike unica certezza” in pubblicazione nel numero di aprile di Bicitech, pur evidenziando le non poche diversità esistenti tra zona e zona, recano come tratto comune il positivo e costante sviluppo anche in Italia della bici a pedalata assistita che segna una crescita, in molte aree geografiche, a doppia cifra, trainata dalle city bike ma anche dai modelli più sportivi come le e-mtb.

 

 

E-bike: +78% la crescita del settore

Dati che trovano oggi una conferma nell’intervista rilasciata dall’ing. Piero Nigrelli, direttore del settore ciclo di Confindustria Ancma, al quotidiano La Stampa, che anticipano le linee di tendenza registrate dal mercato della bici nel 2016 il cui dato più eclatante è rappresentato dalla crescita di circa il 78% del settore e-bike che così ha raggiunto il traguardo di circa 100.000 unità vendute.

Hanno indubbiamente contribuito a questo risultato il miglioramento sul piano sia tecnico che estetico del prodotto. In particolare l’allargamento dell’offerta motoristica, con l’ingresso nel settore di numerosi e qualificati player quali ad esempio Bosch, Shimano, Yamaha, Brose, Bafang e, più recentemente Pollini ed Atala, unitamente all’introduzione di batterie al litio più performanti, ha sostenuto la creazione di gamme diversificate a coperture di diverse esigenze di impiego. Oggi infatti la bici elettrica, oltre a rispondere ad un bisogno di mobilità urbana semplice ed ecologica, consente di estendere la sua attrattività anche alla pratica sportiva, sia amatoriale che agonistica ed all’impiego nel cicloturismo ampliando la platea dei praticanti.

 

 

Il risultato di vendita conseguito, pur allineando certamente l’Italia a paesi europei come la Francia, ad esempio, rimane comunque ancora distante dalle performance dei mercati del nord Europa come la Germania che ha superato nel 2016 le 600.000 unità vendute.

A beneficiare della maggior diffusione delle bici a pedalata assistita dovrebbe essere anche il prezzo medio del venduto dei punti vendita, se si considera che il range di prezzo dei diversi modelli assistiti elettricamente varia da 1000 a 5000 euro in funzione della maggior qualità dei componenti, della completezza del mezzo anche dal punto di vista delle modalità di supporto che il motore può offrire, dal design che può prevedere l’integrazione di motore e batteria nel telaio, dallo specifico indirizzo d’uso per cui è stata progettata (urban, road, mtb etc).

 

E la bici tradizionale?

Per quanto riguarda la bici tradizionale la linea di tendenza che emerge dalle nostre interviste è quella di un mercato piuttosto riflessivo ancora segnato dalla crisi economica e dalle preoccupazioni di molte persone per il loro futuro che distolgono dagli acquisti “non necessari”. A ciò si uniscono talvolta le conseguenze delle politiche commerciali di alcuni operatori basate sulla promozione che, quindi, fanno leva sul prezzo e sull’esasperazione della concorrenza.

Le anticipazioni di Ancma sembrerebbero confermare questo quadro di fondo con un risultato numericamente in flessione, seppur leggera, che assesterebbe il mercato su circa 1,6 milioni di pezzi venduti nel 2016. Per una maggiore analisi occorre però attendere l’ufficialità dei dati prevista per il prossimo mese di maggio.

photo credit: Ivan Rigamonti Sunset Biking via photopin (license)