Pneumatici dagli pneumatici, senza perdere nulla durante il processo di riciclo. Questa l’idea che sta portando avanti Pyrum, azienda tedesca leader nella tecnologia pirolitica, in partnership con Schwalbe e co-finanziata da BASF. La missione? Ridurre l’impatto ambientale di questi prodotti in tutto il loro ciclo di vita.

via pyrum.net

Obiettivo riciclo 

A differenza degli pneumatici usurati provenienti da auto e camion, quelli per biciclette non vengono quasi mai smaltiti correttamente e la maggior parte di loro viene dirottata verso il riciclo termico. Questa situazione porta a una perdita di materie prime sempre crescente e irreversibile che Schwalbe, BASF, l’Università tecnica di Colonia e la società tedesca Pyrum Innovations AG vogliono interrompere. L’obiettivo della cooperazione è sviluppare un sistema di riciclo di vecchi pneumatici di biciclette nell’ottica di un’economia a ciclo chiuso e sostenibile. Ci stanno riuscendo grazie alla tecnologia di ultima generazione messa a punto proprio da Pyrum e basata su di un processo pirolitico brevettato.  

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Che cos’è la pirolisi? 

La pirolisi è un processo esternamente simile a quello di combustione ma che, a differenza di quest’ultimo, avviene in un ambiente privo di ossigeno. Questa particolarità fa sì che per scindere i legami chimici del combustibile, il comburente utilizzato non sia l’ossigeno, bensì il gas prodotto dal processo stesso di pirolisi. Nella più propriamente detta termoscissione dunque il materiale combustibile si scalda, rilasciando nell’ambiente dei sottoprodotti che fungono da comburente per la termoscissione stessa, creando così un vortice di alimentazione autonomo e continuo. In virtù della sua sostenibilità il sistema viene utilizzato in diversi ambiti, nelle abitazioni per le stufe domestiche e industrialmente per molte tipologie di impianti.

Una stufetta pirolitica fatta in casa. Realizzare questo tipo di stufe è piuttosto semplice ma il rendimento in termini di riscaldamento è piuttosto limitato_via tularu.it

Dal granulato all’olio 

Utilizzando la tecnologia brevettata di Pyrum, il granulato di gomma proveniente da vecchi pneumatici viene convertito in olio di pirolisi (destinato a sostituire il petrolio greggio nell’industria chimica), in gas e in nerofumo recuperato (rCB), i quali a loro volta vengono utilizzati dai clienti di Pyrum come materie prime nella produzione di nuovi prodotti. A questo proposito bisogna ricordare che Pyrum è stata la prima azienda nel settore del riciclo di pneumatici a ricevere la registrazione REACH dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) per l’olio di pirolisi che produce. Ciò significa che quest’olio è a tutti gli effetti riconosciuto come materia prima ufficiale e come tale può essere utilizzata nei processi produttivi.

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Non si butta via nulla

L’energia necessaria per il processo viene generata dal gas pirolitico con l’aiuto di un impianto di cogenerazione collegato, in modo che il processo sia autosufficiente al 100% dal punto di vista energetico. Allo stesso modo, si risparmia fino al 98% delle emissioni di CO2 normalmente prodotte durante lo smaltimento degli pneumatici esausti in un cementificio. In particolare il nerofumo recuperato (rCB) deve essere reimmesso nel processo di produzione degli pneumatici per biciclette. L’ Università tecnica di Colonia sta studiando l’incorporazione di rCB in mescole di gomma per camere d’aria per biciclette. I prototipi così realizzati verranno poi esaminati da Schwalbe per valutarne le proprietà. 

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Ri-produzione

E mentre BASF ha appena deciso di investire ben 16 mln di € su Pyrum, quest’ultima ha in questi giorni ricevuto la prima consegna di vecchi pneumatici per biciclette da Ralf Bohle, produttore del marchio Schwalbe, che invece si è impegnato a progettare il sistema di raccolta degli pneumatici. Bohle inizierà ad acquistare il nero fumo di Pyrum “non appena l’uso dell’rCB nei prodotti Schwalbe sarà tecnicamente fattibile“, utilizzandolo per la produzione di nuovi pneumatici e camere d’aria per biciclette. “Insieme al nostro partner, vogliamo contribuire a rendere la bicicletta ancora più sostenibile“, ha affermato Pascal Klein, CEO di Pyrum.

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Il tema del riciclo pneumatici è molto attuale e sarebbe interessante inserirlo nel contesto dei materiali innovativi pensati per ridurre l’impatto che questi hanno nelle loro varie fasi di vita. La gomma di tarassaco sviluppata da Continental può in questo senso essere un buon spunto integrativo, ricordando sempre che parte dell’inquinamento che vediamo è anche frutto dell’usura degli pneumatici sull’asfalto e del conseguente sollevamento delle polveri.