WHEELTY Beat è un kit di trasformazione appositamente studiato per essere applicato sulla maggior parte delle specialissime in commercio. Esso consente in breve tempo di convertire una bicicletta da corsa in una e-road a pedalata assistita, unendo i benefit di un performante mezzo muscolare alla praticità di una bici dotata di un efficiente motore elettrico integrato nel mozzo della ruota posteriore.
Mi faccio l’e-bike in casa, perché no?!
Il kit Wheelty Beat per “elettrificare” biciclette tradizionali offre soluzioni di alta qualità con il grande vantaggio di essere anche installabile dall’utente stesso. Ecco cosa hanno pensato in SandS Infinity, il brand italiano che distribuisce il prodotto sul territorio nazionale. Poter sfruttare al meglio un mezzo muscolare già esistente – nella fattispecie una bella bici da corsa di non recente fabbricazione ma sempre molto attuale – addizionandolo, se così si può dire, del motore elettrico e della batteria apportando indubbi benefici di tipo pratico, ambientale, sostenibile. Il retrofit studiato da SandS Infinity permette, con una spesa contenuta rispetto all’acquisto di una bici a pedalata assistita completa, di costruire una e-road essenziale, affidabile, di assoluta qualità e sicurezza.
Come si installa?
Per scrupolo, in accordo con l’azienda, ho pensato di far recapitare il kit presso il punto vendita Cico Bikes di Gozzano, in provincia di Novara, che ringrazio per la preziosa collaborazione e per la disponibilità. Ho così assistito in presa diretta al montaggio del kit elettrico Wheelty Beat sulla mia Look 675 che, per l’occasione, ha fatto da cavia.
Il motore Beat-W da 250W di potenza, 35Nm di coppia, potenza nominale 250W in continuo e 450W di picco è integrato nel mozzo della ruota posteriore (anch’essa gentilmente fornita da SandS Infinity insieme al kit), risultando essere una scelta molto versatile e pure poco invasiva dal punto di vista estetico. Per completare il tutto l’azienda mi ha dotato in abbinamento una batteria cilindrica al Litio-Ioni da 375Wh (la più capiente, essendo opzionale al cliente con quella più piccola da 250Wh), fissata al portaborraccia tramite l’apposita viteria al tubo orizzontale del telaio
A questo riguardo devo specificare che sarebbe possibile installarla anche sul tubo obliquo ma – per una questione di bilanciamento dei pesi – in accordo con Brian Poletti di Cico Bikes, abbiamo deciso per la prima soluzione. Il montaggio di motore e batteria, oltre che il successivo collegamento dei cavi, può essere fatto anche da un cliente privato che abbia un minimo di dimestichezza e manualità sulle bici oppure, come ho scelto di fare io, da un meccanico/ciclista.
In poco tempo (ho cronometrato circa 45 minuti effettivi di lavoro), seguendo le istruzioni di montaggio e muniti degli indispensabili utensili, il gioco è fatto e la nostra bici da corsa muscolare si è trasformata in e-road. A questo punto, una volta verificato che tutto sia stato montato a regola d’arte e sia funzionante, la nostra ex-bici da corsa tradizionale è stata “elettrificata” ed è pronta per accompagnarci sulla strada con il minimo della fatica ma con il massimo rendimento.
Il test
La titubanza per le novità, come per molte altre persone, credo sia una delle caratteristiche genetiche intrinseche del mio carattere. Quindi in tal senso, finché non ho appoggiato le terga sul sellino della mia Look 675 “elettrificata”, non immaginavo come potesse modificarsi il modo di pedalare. Non che io sia nuovo all’esperienza con la pedalata assistita, anzi, l’ho sempre apprezzata e decantata con grande entusiasmo provandone parecchie ogni anno sia su strada che in off road. Però in questo caso il test è stato fatto con una bicicletta da corsa modificata in e-bike, un upgrade tutto nuovo da scoprire malgrado la mia lunga esperienza nel settore. Con un peso complessivo di 2,95 kg tra motore e cerchio (2,150 kg il motore e 800 gr di solo cerchio senza cassetta pignoni, senza camera d’aria e senza copertoncino) e 1,865 kg per la sola batteria (portaborraccia in plastica in dotazione nel kit escluso) è inevitabile che la la bici si appesantisca, questo è il prezzo che bisogna pagare per trasformare da muscolare a elettrica una bici da corsa già esistente.
A prescindere da questa doverosa e oggettiva considerazione quali sono i reali vantaggi che ne possiamo trarre? Senza dubbio tanti; a cominciare, purché io sia allenato e pedali quasi ogni giorno per lavoro, allenamento, competizione o puramente per piacere, mi è piaciuta la facilità di installazione del kit e l’immediato riscontro in termini di resa e di fluidità che si ha una volta in sella. E’ quasi un peccato che l’assistenza stacchi ai 25 km/h perché, potendo andare oltre, specialmente in salita, si raggiungerebbero le performance di un prof che sta lottando per la conquista di una tappa di montagna.
Comunque con la possibilità di scegliere ben nove livelli d’assistenza del motore (dieci se si considera il motore spento in modalità zero), a secondo di quale itinerario si stia facendo, anche chi non ha una vera e propria preparazione di base può affrontare qualsiasi percorso. Prima di tutto divertendosi, facendo una sana attività aerobica e allenare sensibilmente le performance senza strafare, colmando il gap di quei Watt naturali che le gambe non arrivano a dare.
Secondo il mio giudizio potrebbe essere la soluzione perfetta che si adatta alle esigenze degli stradisti per pedalare con l’aiuto dell’assistenza del motore elettrico, oppure per chi vuole vivere un’esperienza diversa e piacevole sulle due ruote a pedali. Solo per citare un esempio, tenere una media di 18-20 km/h sulle salite e accelerare di potenza in fuori sella è una cosa per nulla banale, anzi, chi pedala lo sa molto bene quanto sia faticoso e difficile. Come si una a dire tra i giovani, “davvero tanta roba!”
Dulcis in fundo l’App
L’applicazione gratuita proposta da Wheelty Beat System ci regala una bici sempre connessa tramite lo smartphone posizionato sull’attacco manubrio in sostituzione del classico ciclocomputer.
In collegamento diretto con il sistema di trasformazione precedentemente installato è possibile seguire in tempo reale lo stato di carica della batteria, importanti funzioni della bici e del ciclista e selezionare in modo sequenziale i nove livelli di assistenza (lo zero equivale al motore spento). Questi ultimi espressi in watt – frazionati di venticinque in venticinque – portano il motore a raggiungere la potenza nominale 250W in continuo e 450W di picco con una coppia massima 35Nm, quanto basta ad un utente alle prime armi per pedalare in totale serenità in “elettrico” per molti chilometri. Inoltre, se dovesse sorgere qualche disguido o qualche intoppo non fatevi prendere dal panico. Lo staff di Sands Infinity ha pensato a tutto attivando in remoto un supporto tecnico per la gestione delle problematiche pre e post vendita.
Preoccupatevi solo di pedalare, al resto ci pensa Wheelty Beat!
Caratteristiche tecniche del kit
Autonomia: batteria da 250Wh circa 60 km con 400-500 mt. dislivello (ciclista mediamente allenato)
batteria da 375Wh circa 100 km con 800-1.000 mt. di dislivello (ciclista mediamente allenato)
Tempo di ricarica: batteria piccola 3 ore e mezzo partendo da zero
batteria grande circa 5 ore partendo da zero
Livelli di assistenza: 10 livelli di assistenza frazionati in Watt (0 – 50 – 75 – 100 – 125 – 150 – 175 – 200 – 225 – 250)
Potenza e coppia massima: potenza nominale 250W in continuo e 450W di picco coppia massima 35Nm
Prezzo: configurazione base al pubblico € 1.430,00 IVA inclusa (ruota con cerchio DT Swiss e batteria da 250Wh)
configurazione come bici test al pubblico € 1.575,00 IVA inclusa (configurazione base con batteria da 375Wh)
