Occorre una patente per guidare una e-Bike? Cosa significa motore brushless? Quale ruolo gioca l’indicazione Wattora in una batteria? Cosa significa Pedelec? Ecco un glossario di termini che vi aiuteranno a capire il mondo delle biciclette a pedalata assistita.
Quasi tutte le innovazioni portano con sé un nuovo modo di esprimersi o nuove terminologie che, almeno in una fase iniziale, potrebbe provocare confusione. Oggi usiamo Google, Twitter, chattiamo o guardiamo programmi televisivi in streaming e ci sembra tutto normale. In realtà solo pochi anni fa nessuno sapeva cosa potessero significare certe parole perché non esistevano. Figuratevi come ci si poteva immaginare che una bicicletta potesse avere un motore elettrico, una batteria, delle modalità di ricarica e via dicendo.
A questo punto entriamo in gioco noi di Bicitech. Vi aiuteremo a comprendere meglio le terminologie del mondo delle biciclette a pedalata assistita con un semplice glossario, chiaro ed esauriente.
A
Accumulatore: sinonimo di Batteria (vedi)
Ampere (abbreviazione A): è l’unità di misura dell’intensità della corrente elettrica.
Ampere-ora (abbreviazione Ah): è l’unità di misura della carica elettrica ed indica la carica disponibile.
Alimentatore (o Caricabatterie): è il dispositivo che serve per caricare la batteria della bicicletta. Si collega normalmente alla rete elettrica domestica. Per ricaricare correttamente la batteria consigliamo di usare solo l’alimentatore fornito dal produttore. Dopo la carica, staccate subito l’alimentatore dalla corrente di rete. Alcuni produttori offrono anche piccoli alimentatori da viaggio.
Autonomia: è l’indicazione in km della distanza che una bicicletta elettrica può percorrere con una carica della batteria. Questo valore dipende da numerosi fattori esterni quali il tipo di assistenza alla pedalata, la velocità, il vento contrario, la temperatura, le caratteristiche delle strade percorse, il peso del guidatore, il carico, la marcia impiegata, la pressione delle gomme, ecc. Perciò le indicazioni fornite dal produttore sono da considerarsi come l’autonomia ottenibile in condizioni ottimali, che non si può raggiungere sempre ed in qualsiasi circostanza.
B
Batteria: sinonimo di Accumulatore, è il componente dove viene immagazzinata l’energia elettrica necessaria ad alimentare il motore. Ha un particolare rilievo perché la carica accumulata determina l’autonomia. Le batterie disponibili sul mercato si differenziano per la composizione chimica ( possono essere al Piombo, al Nichel-metallo idruri, agli ioni di Litio), e presentano di conseguenza diverse caratteristiche in termini di capacità, peso e forma. È una delle parti più costose di una bicicletta elettrica.
Battery Management System (= Sistema di controllo batteria): questa definizione frequentemente utilizzata in inglese, abbreviata in BMS, indica il sistema di gestione delle batterie secondo le modalità di utilizzo. In sostanza permette di ottimizzarne il funzionamento per garantire una maggiore vita utile alla batteria. Nel BMS si possono anche salvare dati relativi al numero dei cicli di carica, al livello di carica e alla prevedibile durata residua.
C
Cambio automatico: da alcuni anni esistono sul mercato sistemi che consentono di passare automaticamente da una velocità all’altra, scegliendo il rapporto più idoneo in base all’intensità della pedalata ed al dislivello stradale.
Cambio: esistono biciclette elettriche dotate di ogni genere di cambio: a deragliatore, integrati nel mozzo, in continuo ed anche automatici. I diversi tipi di cambio si possono combinare con quasi tutti i tipi di motore. I motori montati sulla ruota posteriore invece non sono compatibili con cambi al mozzo tipo Nexus.
Capacità della batteria: quantità di energia elettrica che una batteria può accumulare. Viene espressa in Wattora (Wh). A maggior capacità corrisponde una superiore autonomia o comunque migliori prestazioni.
Coppia: la coppia è una dimensione fisica la cui unità di misura è il Newton metro (Nm). Nelle biciclette elettriche è interessante e significativa soprattutto la capacità di accelerazione. Un motore con una coppia elevata è più efficiente e scattante in partenza e in accelerazione oltre a consentire di superare maggiori pendenze.
Carica: per garantire una lunga durata della batteria è opportuno badare a che la carica avvenga ad una temperatura esterna tra i 10 ed i 20 °C. Inoltre per le batterie al litio è opportuno non sovraccaricarle con il rischio di danneggiare le celle. Allo stesso modo va evitata la scarica completa.
Cicli di carica: indicano la fase di carica e quella di scarica di una batteria, considerando la ricarica completa. Un ciclo di carica completo può quindi comprendere varie cariche parziali in quanto è rilevante la quantità di energia trasmessa di volta in volta. Se per esempio un produttore indica la possibilità massima di 1000 cicli di carica, ciò significa che la batteria può essere caricata 1000 volte al 100% includendo nella somma le eventuali ricariche parziali.
E
e-Bike: è la denominazione più generica ed abituale per le biciclette elettriche. Il termine e-Bike comprende sia le biciclette elettriche a pedalata assistita che aiutano il guidatore a raggiungere una velocità massima di 25 km/h (dette anche Pedelec), sia quelle in cui l’aiuto del motore permette di arrivare fino a 45 km/h (dette anche S Pedelec). Alcuni usano il termine e-Bike solo nel senso più stretto indicando i veicoli in cui il funzionamento del motore è indipendente dall’azione sul pedale. Oltre ai termini finora citati si parla spesso anche di Epac (Electric pedal assisted cycle) ed in alcuni paesi come, ad esempio, la Germania si distingue tra Pedelec 25 (= Pedelec) e Pedelec 45 (=S Pedelec).
Occorre però ricordare che per la legislazione europea (direttiva 2002/24/CE recepita anche in Italia con decreto del 31/1/2003) sono considerate biciclette a pedalata assistita solo quelle dotate di motore ausiliario di potenza nominale non superiore a 250 Watt e che offrono assistenza alla pedalata limitata entro i 25 km/h. Tutte le altre tipologie di veicoli non possono essere considerate biciclette ma ciclomotori ed in alcuni casi veri e propri motorini, tutti soggetti ad omologazione ed immatricolazione.
e-Mountain Bike: in sostanza sono delle mountain bike a pedalata assistita con propulsione elettrica, ossia e-bike particolarmente idonee a percorsi sportivi fuori strada. Per questo tipo di veicolo sono maggiormente adatti i motori posizionati centralmente o posteriormente.
F
Fattore di assistenza: il fattore di assistenza indica la misura in cui il motore assiste la pedalata del guidatore. Supposto che sia indicato un fattore di assistenza 2, significa che se il guidatore spinge i pedali con una potenza di 100 Watt, il motore fornisce una spinta ulteriore di 200 Watt.
Freni: poiché la velocità media di crociera di una bicicletta elettrica è superiore a quella di una normale bicicletta, i freni hanno una particolare importanza. Perciò nell’acquisto si consiglia di prestare particolare attenzione all’impianto frenante. Nelle biciclette di maggior prezzo dovrebbero già essere inseriti freni idraulici; ciò offre di solito una sicurezza sufficiente. Le e-Bike più veloci dovrebbero essere equipaggiate con sistemi di frenatura a disco, che garantiscono una sicurezza superiore.
Freno a contropedale: a differenza dei freni sul cerchione o di quelli a disco, il freno a contropedale non si attiva mediante una leva, ma pedalando all’indietro. Questo movimento innesca la frenatura.
Freni a disco: a differenza dei freni sul cerchione, in cui le ganasce premono sul cerchione stesso, provocando il rallentamento, nei freni a disco i dischi frenanti, collocati nei mozzi della ruota anteriore e di quella posteriore, vengono decelerati dai ferodi. I freni a disco (secondo il modello) hanno una maggiore efficacia frenante e ciò vale particolarmente in condizioni di umidità.
I
Ioni di litio: il litio è il più leggero dei metalli ed ha un elevato potenziale elettrochimico che lo rende idoneo come materiale anodico delle batterie. Le batterie agli ioni di litio sono oggi le più performanti e presentano una elevata capacità energetica che si traduce in minor peso e maggior autonomia. Inoltre non hanno effetto memoria, cioè se scaricate parziamente, possono essere ricaricate senza perdita di capacità di accumulo. Per contro il loro prezzo è superiore a quello di altri tipi ma hanno maggior durata e cicli di vita.
K
Kit di trasformazione: sono gruppi di componenti che consentono di trasformare una bicicletta normale in una bici elettrica. La maggior parte di essi prevede il montaggio del motore al mozzo della ruota anteriore o posteriore in quanto la configurazione con motore posto centralmente generalmente richiede un telaio predisposto. Ultimamente però si sono diffusi kit anche con motori montati sul movimento centrale. che non richiedono modifiche al telaio.
Molto importante! Chi decide di trasformare una normale bicicletta in bici elettrica deve rivolgersi ad un rivenditore esperto che sia in grado di giudicare se il veicolo su cui si vuole fare la trasformazione sia idoneo. Non tutte le biciclette sono trasformabili in elettriche con relativa facilità. Si deve poi anche tener conto degli aspetti giuridici di una simile trasformazione. Il negoziante che fa la trasformazione diventa produttore di un veicolo nuovo. Se un privato realizza la trasformazione di una bicicletta normale ogni garanzia e responsabilità del produttore originale viene a cadere.
L
Luce: l’impianto luci è un obbligo di legge per la circolazione stradale. Le biciclette a pedalata assistita (più propriamente dette Pedelec o EPAC) dove il motore ausiliario non superiore a 250 Watt supporta la pedalata fino a una velocità di 25 km/h, sono considerate a tutti gli effetti biciclette e devono essere dotate di un impianto elettrico a dinamo. Tutte le altre tipologie che prevedono motori di potenza superiore a 250 Watt e consentono di raggiungere o superare i 45 km/h devono ottemperare alla normativa prevista per i ciclomotori o per i motocicli e presentare un impianto d’illuminazione omologato che può essere alimentato direttamente dalla batteria del motore.
M
Motore Brushless: si tratta di una particolare tipologia di motore elettrico senza spazzole, cioè senza contatti di attrito, che ormai equipaggia quasi tutte le biciclette elettriche. Il suo principale vantaggio è la semplicità di manutenzione, poiché proprio i contatti di attrito presenti nei motori elettrici tradizionali si usurano più facilmente. E’ inoltre più silenzioso ed affidabile.
Motore centrale: in questa configurazione il motore viene montato al movimento centrale ossia vicino all’asse dei pedali, con il vantaggio di essere in posizione baricentrica con una migliore distribuzione dei pesi Inoltre non interferisce con il montaggio e smontaggio delle ruote. Un ulteriore vantaggio è la capacità di beneficiare meglio degli effetti del cambio di velocità consentendo, a parità di sforzo fisico, di superare maggiori pendenze.
Motore frontale: è posto sul mozzo della ruota anteriore e viene considerato a propulsione diretta. Sul mercato i motori frontale sono tra i più convenienti sul piano economico e spesso caratterizzano le City-Bike elettriche classiche. Il vantaggio di questo tipo di propulsione è la facilità di montaggio che non deve tener conto di pedali e catena e la sua compatibilità con tutti i sistemi di cambio. Per contro può provocare slittamenti della ruota soprattutto in accelerazione.
Motore posteriore: viene montato al mozzo della ruota posteriore, offre buone doti di sicurezza ma può presentare qualche problema di smontaggio in caso di foratura e sostituzione della ruota . Possono essere ad impulso diretto (come Bionx) o ad impulso al cambio (come Panasonic). Se il cambio è integrato le dimensioni del motore sono minori. I motori posteriori vengono spesso usati nelle e-Mountain bikes e nei modelli sportivi di e-Bike.
Modo di assistenza: Il modo di assistenza viene impostato nel sistema di gestione della bicicletta elettrica. In sostanza attraverso il computer installato sulla bicicletta è possibile selezionare il tipo di assistenza del motore. Di solito si utilizzano le seguenti definizioni per identificare differenti tipologie di assistenza: Eco, Tour, Sport e Turbo. Dalla meno brillante (Eco) in cui il motore assiste poco nella pedalata a tutto vantaggio dell’autonomia, alla più scattante (Turbo) in cui il motore fornisce la massima prestazione di assistenza riducendo sensibilmente l’autonomia e la distanza percorribile con una carica.
P
Pedelec: è l’abbreviazione di Pedal Electric Cycle. Si definiscono Pedelec le biciclette elettriche munite di un motore ausiliario elettrico di potenza non superiore a 250 Watt che offra assistenza esclusivamente nella pedalata, fino a raggiungere una velocità massima di 25 km/h. Secondo la normativa europea (direttiva 2002/24/CE) le Pedelec sono considerate biciclette a tutti gli effetti e non necessitano quindi di nessun tipo di autorizzazione alla guida, nessuna copertura assicurativa obbligatoria (anche se noi di Veicoli Elettrici la suggeriamo) e nessun obbligo di utilizzo del casco, ma anche qui vi raccomandiamo di usare buon senso e proteggere la testa con caschetti specifici.
Pista ciclabile: con il Pedelec si deve viaggiare sulla pista ciclabile quando un cartello ne indichi l’obbligo e la pista stessa sia agibile. Con una S-Pedelec invece si possono usare le piste ciclabili solo quando esse siano corredate da un’indicazione che permetta il transito dei motorini.
Peso massimo ammissibile: Il peso massimo ammissibile consta del peso del veicolo (inclusi tutti i componenti elettronici del sistema), di quello del guidatore e di quello del carico. L’ammontare del peso massimo ammesso è indicato nelle istruzioni per l’uso del veicolo elettrico.
R
Recupero: si intende come recupero la capacità del sistema propulsivo di produrre energia durante alcune fasi dell’utilizzo. In pratica il motore diventa una dinamo e ricarica la batteria sfruttando l’energia della frenata. Il recupero è possibile principalmente con motori integrati nel mozzo, anche se esistono eccezioni.
S
S-Pedelec: si tratta di e-Bike dove il motore elettrico generalmente di potenza superiore a 250 Watt assiste il guidatore nella pedalata fino a raggiungere una velocità massima di 45 km/h. Importante! Secondo la Direttiva Europea 2002/24/CE recepita da tutti gli stati membri, gli S-Pedelec non fanno parte della categoria biciclette, ma sono equiparati ai ciclomotori e devono pertanto essere omologati come tali, essere immatricolati ove previsto, essere dotati di un libretto di circolazione, di un contrassegno d’assicurazione e di uno specchietto retrovisore. Il guidatore oltre ad avere il permesso di guida ha l’obbligo del casco (non del caschetto da bici).
Sensori: consentono di rilevare il movimento dei pedali dando il consenso all’azione del motore elettrico come prevede la legge. Il sistema più semplice si basa sui sensori di pedalata, che si limitano a far entrare in funzione il motore quando si pedala indipendentemente dalla forza esercitata. Sono i più diffusi ma sono meno pronti ed efficienti. Differentemente i sensori di coppia misurano la coppia esercitata sui pedali dall’utilizzatore e in funzione di essa gestiscono l’erogazione della potenza e dell’assistenza del motore. Il vantaggio è la maggior naturalezza della pedalata e la superiore reattività del motore. Trovano la maggior applicazione con i motori centrali. Esistono poi soluzioni che prevedono entrambi i sistemi.
T
Tempo di carica: è il tempo che la batteria richiede per essere completamente carica. Di solito questo viene indicato dal produttore della stessa. Nota: proprio l’ultimo 20% della carica richiede il tempo più lungo e perciò non è sempre necessario ricaricare la batteria al massimo.
V
Volt: è l’unita di misura internazionale per la tensione elettrica. L’abbreviazione è V.
W
Watt: è l’unità di misura internazionale per la potenza elettrica, abbreviata in W. La potenza con cui si pedala viene per esempio misurata in Watt.
Wattora: è l’unità di misura del rendimento. Corrisponde all’energia che un sistema potenza di 1 Watt emette in un’ora. Quanto più elevata è la capacità in Wattora di un motore di e-Bike, tanto maggiore è l’autonomia.