Speciale nanotecnologie: nuove frontiere per la mobilità

Le rivoluzioni industriali si sono sempre realizzate grazie ad innovazioni tecnologiche che hanno determinato una trasformazione prodotti. Nel settore più ristretto della bicicletta, l’introduzione dei materiali compositi ha fatto compiere un deciso salto di qualità all’intero comparto. Una nuova frontiera verso traguardi più ambiziosi potrebbe essere oggi costituita dalle recenti applicazioni in ambito ciclistico rese disponibili dalla nanotecnologia e che cominciano ad assumere forme sempre più precise.
Il mondo del ciclo, di per sé “povero” di autonome risorse dedicate alla ricerca e sviluppo, negli ultimi anni ha saputo mutuare da altri settori – come quello più generale dell’automotive – i risultati degli studi sui nuovi materiali e l’evoluzione delle tecniche costruttive. L’importanza delle nanotecnologie è sottolineato anche dal riconoscimento da parte dell’Unione Europea che esse rappresentano “uno degli elementi chiave della prossima rivoluzione industriale” e in quanto tali hanno costituito aree prioritarie di ricerca all’interno del Programma Quadro Europeo 2007-2013. All’interno di uno sviluppo che sta coinvolgendo i settori industriali più disparati, al punto di far già parlare di “nanotech boom” e che nel 2009 ha conseguito un giro d’affari mondiale di 254 miliardi di dollari e si stima possa raggiungere, entro il 2015, i 2500 miliardi di dollari, i materiali compositi nano-strutturati recitano un ruolo di grande importanza. Limitandoci al solo settore della mobilità, e in particolare all’automobile, la possibilità di declinare a vantaggio delle proprie produzioni le straordinarie potenzialità racchiuse nella definizione stessa delle nanotecnologie, secondo la quale «sono tecniche che consentono la manipolazione della struttura della materia nell’ordine del miliardesimo di centimetro, dando così luogo a materiali e strutture con caratteristiche diverse da quelli utilizzati correntemente», sta già dando importanti risultati.

Le applicazioni nell’automotive
I nanotubi di carbonio
I nanocompositi delle bicicletta
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