I nano compositi nella bicicletta

Il grafico dimostra le qualità di resistenza dei prodotti nanotecnologici

La progettazione dei componenti utilizzati per la definizione di una bicicletta è generalmente governata da una serie di caratteristiche meccaniche dei materiali impiegati quali la rigidezza individuata dal modulo elastico, la resistenza, l’allungamento a rottura cioè la cosiddetta fragilità, la resistenza agli impatti, la capacità di trasmettere o smorzare le vibrazioni.
La combinazione di nanotubi di carbonio con resine epossidiche dà luogo a particolari materiali nano compositi che tendono ad agire proprio su queste variabili, migliorando in particolare le caratteristiche dell’interfaccia fibra-matrice (carbonio-resina) e rallentando i processi di propagazione di fratture all’interno della resina.
Le specifiche del nano composito dipendono, caso per caso, dalla composizione e dalla struttura del nano elemento di partenza e dalle modalità di dispersione nella resina.
Tuttavia il loro utilizzo rispetto a un composito tradizionale presenta quali principali vantaggi un incremento della tenacità a frattura e della capacità di assorbimento di energia.
Ciò acquista maggiore importanza ove si consideri che nella maggior parte dei casi un componente in composito giunge a rottura o per delaminazione (propagazione della frattura tra due lamine) o per superamento del limite di resistenza a compressione.
Un’ulteriore beneficio che deriva dall’impiego di nano compositi è poi quello di conferire al componente una maggiore capacità di smorzare le vibrazioni grazie alla sua capacità di assorbire e dissipare energia, indipendentemente dalla rigidezza statica del materiale.