“È la terza volta da quando sono Presidente che partecipo alla presentazione della Granfondo Campagnolo Roma – ha dichiarato Giovanni Malagò, presidente del Coni –. Ma questa volta lo faccio con ancora maggior piacere perché mi sono reso conto, in questa lunga marcia verso la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024, che mentre in altri discipline le nostre manifestazioni (Internazionali di Tennis, 6 Nazioni, Trofeo Sette Colli, ecc) siamo allo stesso livello (se non leggermente sotto) delle nostre dirette rivali, per quanto riguarda la Granfondo di ciclismo non abbiamo rivali. Il merito è di Granfondoroma, che è una delle eccellenze dello sport italiano nel mondo”.
Non potevano essere più dolci le parole pronunciata dal capo dello sport italiano Malagò in occasione della presentazione della della Granfondo Campagnolo Roma, in programma domenica 11 ottobre su un percorso di 120 chilometri e 1700 metri di dislivello. Dal Colosseo la Granfondo compirà un lungo giro per il centro storico della Capitale fino a piazza del Popolo, poi percorrerà Lungotevere per ritornare nella zona archeologica del Circo Massimo, Terme di Caracalla. Quindi via Cristoforo Colombo, la via Appia per raggiungere i Castelli Romani dai quali si tornerà indietro fino all’arrivo in piazza Numa Pompilio, alle Terme di Caracalla.
Insieme alla Granfondo, la cui classifica sarà redatta in base ai tempi registrati lungo le quatto salite in programma, si svolgerà la pedalata “In Bici ai Castelli”, aperta a tutti e a tutti i tipi di bicicletta. Quest’anno farà il suo debutto anche “L’imperiale, The Appian Way”, riservata agli amanti del ciclismo vintage. Alla vigilia spazio e riflettori sulla “Tweed Ride La Dolce Vita” per il centro città e una gara per le biciclette a scatto fisso, la “Ride Rome Fixed” al Parco del Foro Italico. Quindi il villaggio, ricco di iniziative sia di intrattenimento e svago, di utilità per i ciclisti e le loro famiglie, di proposta per le aziende che sostengono il progetto Granfondo Campagnolo Roma. Il Villaggio sarà situato all’interno dello stadio Nando Martellini alle Terme di Caracalla. Inoltre tantissime occasioni di gioco, formazione e agonismo per i bambini.
La Granfondo Campagnolo Roma, dunque, è molto più di un evento di ciclismo. Piuttosto è un’idea, una suggestione, uno stile a pedali, un sogno, un progetto e una speranza per il futuro. Per chi vuole utilizzare a bicicletta per spostarsi in città e praticare lo sport, ricorrendo la forma fisica perfetta e le belle emozioni. La Granfondo Campagnolo Roma è anche l’occasione per riaffermare che Roma è una città stupenda; una città che, vissuta dal sellino della bici, diventa assolutamente irresistibile. Il contesto, infatti, è di assoluta, incomparabile Grande Bellezza.
La presentazione è stata caratterizzato da alcuni temi molto importanti, quali sicurezza e mobilità sostenibile. La Granfondo Campagnolo Roma è infatti l’occasione per proporre alcune risposte che vengono dagli organizzatori, dagli enti e dalle aziende che si impegnano proprio per salvaguardare la sicurezza degli utenti a pedali, in continuo aumento.
Roberto Sgalla, direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato: “Credo fortemente al legame dell’evento con la sicurezza, un tema fortemente attuale. Purtroppo l’incidentalità in bici è in controtendenza rispetto ad altri settori della mobilità (+24%) e la Polizia di Stato sarà sempre più disponibile proprio per tutelare i ciclisti. Apprezzo in particolare la scelta fatta nella maglia, di massima visibilità e che permette una facile identificazione del ciclista. La sicurezza è una condizione che ha bisogno di diversi azioni per potersi realizzare pienamente”.
Il tema della sicurezza è stato toccato anche da Gianluca Santilli, presidente del Comitato Organizzatore: “Roma è spesso invivibile e la ciclomobilità è la soluzione ideale così come il cicloturismo che potrebbe costituire una fonte enorme di sviluppo per il territorio dei Castelli Romani. Ma bisogna lavorare sulla sicurezza, per questo devo ringraziare i partner di questa Granfondo, che ognuno nei rispettivi settori si è impegnato ad apportare accorgimenti per migliorare l’esperienza di ogni partecipante.”. Esempio tangibile di questa attenzione, la maglia realizzata da Sportful: “La scelta del colore e del design – ha sottolineato Santilli – è frutto di un’analisi attenta e corre incontro alle aspettative dei ciclisti. I colori utilizzati sono assolutamente innovativi così come la fascia trasversale e il logo che appare sulla tasca posteriore sinistra. I ciclisti chiedono sicurezza e protezione, supportati dall’Associazione dei Corridori Ciclisti Professionisti. Vestire tutti i partecipanti con la stessa maglia, ha proprio questo significato; lanciare un messaggio, forte e inequivocabile, verso un mondo, come quello della mobilità e del turismo a pedali, che si propone quale modello di sviluppo moderno e sostenibile. Soprattutto in sicurezza”
Ed su questo aspetto l’attenzione non poteva che essere attratta da Garmin, presente alla Conferenza stampa di presentazione con il proprio Managing Director Stefano Viganò, che ha presentato un prodotto che verrà testato per la prima volta proprio alla Granfondo di Roma. Si tratta di un vero e proprio “specchietto retrovisore elettronico” per i ciclisti. Un sistema che abbina luci e rilevatore radar da applicare sulla bicicletta in grado di segnalare sia al ciclista che all’automobilista alla guida la reciproca presenza, perché la sicurezza deve essere al centro della nostra attenzione. «Con il sistema Radar Varia abbiamo intrapreso un percorso di sviluppo di soluzioni centrate sulla sicurezza dei nostri utenti, elemento fondamentale per la vita di tutti i giorni e per lo sport. – ha commentato Stefano Viganò amministratore delegato di Garmin Italia – Questo è un elemento davvero importante per Garmin che prevede dispositivi per tutti i comparti, dall’automotive alla mobilità alternativa, come il ciclismo, accomunati dal provvedere a mettere sempre in sicurezza l’utente che ne fa uso». (per maggiori dettagli qui)
La presentazione si è conclusa con l’illustrazione della rivoluzionaria iniziativa di charity adottata dagli organizzatori, che hanno chiuso le iscrizioni tradizionali proprio ieri e da oggi hanno messo a disposizione 1500 pettorali “solidali” ad un prezzo di 250 € che serviranno a finanziare diverse attività per una delle organizzazioni non profit parte del Charity Program. Un impegno nel quale gli organizzatori credono, visto che quest’anno non ci saranno premi per i vincitori della Granfondo ma per colui che sarà in grado di reperire la donazione più grande, coinvolgendo amici e parenti in questa fara di solidarietà. Come nelle grandi manifestazioni internazionali, quindi, sarà possibile vincere la Granfondoroma anche senza correre direttamente.
Per informazioni: granfondoroma.com