ABS: più sicurezza anche per l’e-bike

La grande crescita (circa 2 milioni di e-bike vendute nel 2017 nella UE) di cui è stata protagonista negli ultimi anni la bicicletta a pedalata assistita nei principali paesi europei, ha riproposto con forza i problemi legati alla sicurezza per gli utilizzatori anche di questa particolare tipologia di veicoli. 

ABS

 

Seppur la velocità consentita dalle attuali normative non può eccedere i 25 km/h, che diventano 45 km/h per la categoria speed pedelec, nel caso di cadute le conseguenze spesso non sono marginali, come indicano chiaramente i dati statistici raccolti soprattutto dagli enti governativi tedeschi.

A tale proposito è risaputo che una delle maggiori insidie risiede nelle frenate estreme, le cosiddette panic brake, che possono determinare, in particolare su terreni scivolosi o fondi di ghiaia, il bloccaggio della ruota anteriore con conseguente perdita della stabilità del mezzo e quindi della sua manovrabilità.

Un ulteriore fenomeno è poi quello del sollevamento della ruota posteriore con il rischio di generare un effetto ribaltamento e di essere sbalzati di sella.

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Le probabilità che tali condizioni negative abbiano raggiunto un livello critico è dovuto anche alla maggior diffusione delle e-bike presso un pubblico in buona parte inesperto e poco avvezzo a condurre un veicolo che nominalmente è una bicicletta, ma in realtà dispone di un motore in grado di sviluppare una potenza che sempre più spesso richiede l’assistenza di freni idraulici, i quali offrono una qualità della frenata la cui risposta è ben diversa da quella dei tradizionali V-brake meccanici impiegati sulle bici convenzionali.

Per questi motivi trovano sempre più spazio le proposte di dispositivi per lo più ispirate ai concetti già illustrati pur auto e moto.

 

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