Nel mondo delle due ruote elettriche la trasversalità è ormai conclamata: non poteva così mancare Samsung tra i nomi di quanti propongono un’alternativa intelligente per la mobilità a pedali. D’altronde, se fa parte dello stile di vita moderno lo smartphone, la previsione è che debba entrare a farne parte anche la bici elettrica, anzi, la SmartBike.

Samsung Smartbike ha fatto capolino al Samsung Maestros Academy di Milano e nasce da una collaborazione con due firme italiane, Giovanni Pelizzoli e Italjet.

Pelizzoli, affermato telaista, diede inizio allo sviluppo della SmartBike assieme ad una studentessa della Samsung Maestros Academy nel 2014: molte delle caratteristiche hi-tech di quel prototipo sono confluite oggi nelle forme presentate da Italjet e dal suo Massimo Tartarini all’interno del progetto #artigianipertradizione tramite il quale l’Academy promuove le storie di 10 Maestri artigiani del Made in Italy.

Veniamo dunque alla bici: dal look decisamente retrò, anzi, “vintage”, la SmartBike richiama le forme delle motociclette della prima metà del ‘900, aiutata anche da pneumatici decisamente “fat”, pur rimanendo una bicicletta a tutti gli effetti. In questo il richiamo alle linee dei prodotti dell’azienda italiana è chiaro.

A dominare l’attenzione, va subito detto, non sono però tanto i dati sull’unità-motore elettrica e sulla batteria, quanto i livelli di interazione digitale che questa e-bike a marchio Samsung offre.

Il colosso coreano ha puntato infatti sullo sviluppo di un’app dedicata con caratteristiche in grado di fornire un costante supporto al ciclista in termini sia di sicurezza che di informazione.

Per questo il navigatore ha dimensioni tali da essere comodamente visibile a distanza ed è l’app stessa a comunicare vocalmente i dati di percorrenza, in maniera da non dover distogliere lo sguardo dalla strada.

Naturalmente l’assistenza riguarda, aspetto ormai entrato nella pratica comune delle e-bike, la gestione del veicolo ed il monitoraggio di prestazioni e componenti: intelligente si rivela la funzione che suggerisce come sfruttare al meglio l’energia residua presente nella batteria, come la possibilità di memorizzare la localizzazione del parcheggio scelto.

Persino la fanaleria anteriore e posteriore entra in funzione in base ad un principio crepuscolare, senza quindi richiede necessariamente l’intervento umano.

Piatto forte, la sicurezza: Samsung SmartBike integra un servizio di soccorso pronto ad intervenire automaticamente in caso di sinistro. Percependo infatti un impatto al suolo o contro un ostacolo, nel giro di 3 secondi parte una chiamata di emergenza rivolta a tre numeri predefiniti dall’utente, naturalmente già in modalità vivavoce.

Per non lasciare nulla al caso, vengono inviati anche tre sms di richiesta d’aiuto contenenti la localizzazione del mezzo.

Insomma, la Samsung SmartBike sembra proprio avere tutto quanto serva ad un’e-bike moderna per entrare di diritto fra gli status-symbol della mobilità urbana.