Lo Zoncolan, grazie al Giro d’Italia, è diventato in pochi anni un vero e proprio mito del ciclismo contemporaneo: quando le tappe arrivano fin lassù, si trasforma in un vero e proprio stadio all’aperto con centinaia di migliaia di spettatori assiepati lungo i tornanti della salita. La cicloguida realizzata da Roberto Russi (appassionato e conoscitore della maggior parte dei percorsi ciclistici del Friuli VG), oltre a descrivere i percorsi che dai tre diversi versanti portano in vetta allo Zoncolan, propone altri itinerari in bicicletta per le valli della Carnia, terra di gente forte, umile e laboriosa, che ha saputo conservare con lungimiranza borghi, tradizioni, cultura e paesaggi. Tutti gli itinerari che si sviluppano ad anello consentono di pedalare lungo strade poco trafficate e dal grande fascino paesaggistico; come la Panoramica delle Vette, una strada che per chilometri resta come sospesa a 2000 metri, nel silenzio spettacolare e rarefatto dell’alta montagna;
o altri itinerari che portano a scoprire la natura più intima e autentica del territorio carnico: dalla strada della val Pesarina che attraversa la pittoresca frazione di Pesariis, il “paese degli orologi”, al percorso che svela all’improvviso, dietro una curva, la magica cascata di Salino; dall’itinerario del Cammino delle undici Pievi carniche, alla scoperta di Cludinico, minuscola frazione di Ovaro, in cui è visitabile un sito minerario perfettamente conservato, o ancora del borgo di Avaglio, coi suoi lavatoi del XVIII secolo.