Cambiamenti alla Vuelta a España 2019: la maglia bianca cambia vincitore e sarà rigorosamente un giovane.
La decisione arriva dopo che, per 48 anni, il jersey color bianco ha premiato il ciclista con la migliore media tra i punteggi ottenuti nelle diverse specialità: l’ultimo ad aggiudicarsela è stato Simon Yates, che ha vinto la maglia rossa della Vuelta e anche la bianca.
Alla Vuelta mancava una maglia per i giovani
Nelle edizioni passate la Vuelta a España premiava il miglior piazzamento tra i giovani in gara con un trofeo sponsorizzato dalla rivista ufficiale della corsa, AS.
Quella 2019 sarà però la prima volta che il miglior under 26 avrà una maglia identificativa, quella bianca appunto: anche lo sponsor è una vecchia conoscenza, ossia Feníe Energía, società che negli anni passati erogava un premio al corridore più aggressivo.
In compenso scompare, almeno per l’anno 2019, la classifica combinata, presente alla Vuelta dal 1970: il suo sponsor, Fertiberia, continuerà a collaborare con la corsa spagnola.
Addio alla classifica combinata
La classifica combinata non è una specialità della sola Vuelta: è presente infatti anche nel Giro d’Italia e nel Tour de France, nei quali la maglia bianca relativa è assegnata comunque al miglior piazzamento tra i giovani.
Nella Vuelta è stata reintrodotta nel 2002 come Clasificación de la regularidad dopo una sospensione avvenuta dal 1994 (un’altra risale al decennio 1975-1985).
A partire dal 1970, la maglia bianca della Vuelta a España è andata a chi otteneva la miglior media tra i risultati delle classifiche a punti, dei traguardi volanti, degli scalatori e, ovviamente, di quella generale.
Nelle sue 30 edizioni è stata vinta 15 volte da ciclisti spagnoli ed è stata indossata da nomi come Simon Yates, Chris Froome, Alberto Contador, Alejandro Valverde, Vincenzo Nibali, Aleksandr Vinokurov, Jesús Montoya, Eddy Merckx.