Potrà sembrare banale ma è così: con il bel tempo le vendite di ebike aumentano. A constatarlo è la ZIV (Zweirand Industrie Verband), organo tedesco dell’industria ciclistica, osservando i dati del primo semestre 2018.

Nella prima metà dell’anno, infatti, i numeri riscontrati sia da rivenditori che da produttori, in Germania, sono stati superiori a quelli dell’intero 2017. Due le ragioni alla base ed una l’esigenza che ne deriva, come vedremo tra poche righe.

 

In Germania un buon autunno può valere vendite di ebike per 900.000 unità

Qualsiasi proverbio si concluda con “bel tempo si spera” diventerà di casa tra i rivenditori di biciclette tedeschi nei prossimi mesi: primo e secondo trimestre del 2018 hanno infatti dimostrato una chiara correlazione tra le condizioni atmosferiche e le vendite di ebike.

Con il sole, più persone si lasciano tentare dall’idea sia di utilizzare le bici elettrica in città, come messo di trasporto quotidiano, che le e-MTB, per gite ed escursioni.

La ZIV naturalmente non ha una sfera di cristallo ma, con un andamento del mercato superiore a quello dell’intero anno precedente, si sbilancia nel sostenere che la Germania continuerà ad acquistare ebike sino a fine anno.

 

 

Se poi lo farà con un trend in crescita relativamente al periodo (autunno-inverno) o ai primi sei mesi del 2018, questo è impossibile da dirsi: dovessero le vendite di ebike continuare ad aumentare imperterrite, il mercato tedesco potrebbe assestarsi tra le 800mila e le 900mila unità a pedalata assistita, un vero record sui 365 giorni.

vendite di ebike

photo credit: @YannGarPhoto Be Berlin via photopin (license)

Oltre al sole, la ragione si chiama comfort

Comfort e vasto range di utilizzi: questo sta dietro alla diffusione rapida della bici elettrica in quel di Berlino e dintorni.

Le vendite di ebike risentono positivamente dell’evoluzione tecnologica che le interessa, ulteriormente protagonista di una spinta avanti sul prodotto negli ultimi mesi: non è ormai così difficile trovare soluzioni, una volta d’avanguardia, come trasmissioni a cinghia, batterie integrate, motori quasi invisibili, senza contare l’arrivo di soluzioni come l’ABS che, c’è da scommetterci, contribuirà a far percepire la bici come mezzo di trasporto ancor più sicuro.

Ormai è persino dato per scontato che l’ebike sia un prodotto unico, studiato appositamente per esserlo, dotato di un baricentro e di una pedalata del tutto naturale, nonché di un design accattivante.

Tutti aspetti che fanno bene all’immagine dell’ebike e, di riflesso, alle sue vendite.

Altro “dettaglio” non trascurabile, anche se all’apparenza banale, è che di bici elettriche se ne trovano ormai per qualsiasi utilizzo, dalla città alla corsa strada, dall’off-road alle pieghevoli da nascondere sotto la scrivania.

Non tutte saranno economiche ma in confronto ad altre soluzioni acquistano senz’altro attrattiva.

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Vendite di ebike, fondamentale è l’infrastruttura (anche in Germania)

Infine, tutto questo diffondersi della bici elettrica e non, fa sorgere esigenze – chi l’avrebbe mai detto? – che suonano paradossali se osservate dall’esterno della realtà tedesca.

La Germania ritiene infatti di dover potenziare le sue infrastrutture ciclistiche, intese come piste ciclabili urbane e ciclovie di collegamento interurbane in quanto insufficienti a fronteggiare la crescita del fenomeno.

In particolare, la stampa tedesca trova che lo Stato stia ancora facendo poco per promuovere la mobilità ciclabile, considerando un primo, positivo ma “minimo” passo, lo stanziamento di 200 milioni di euro a livello federale per il perseguimento di tale obiettivo.

 

 

In Germania, insomma, è opinione diffusa che il ciclismo urbano debba ancora ricevere il trattamento che gli spetta, con un aumento degli standard di sicurezza stradali e delle possibilità di parcheggio in prossimità dei grandi hub di traffico, come le stazioni ferroviarie.