Specialized Cobl Gobl-r Seatpost
Specialized Cobl Gobl-r Seatpost

Diversi costruttori di bici da corsa offrono, accanto ai modelli tradizionali da strada, versioni endurance pensate per ciclisti che affrontano percorsi caratterizzati da elevato chilometraggio e notevole durata.

Si tratta di una tipologia che, inizialmente, è stata sviluppata e testata con successo in competizioni caratterizzate da tratti di pavè o porzioni di strade bianche, con l’intento di fornire agli agonisti, un mezzo specifico, il più performante possibile per questi percorsi.

Con la continua diffusione delle granfondo, con l’aumento delle ‘‘Randonnee’’ e di competizioni di lunga percorrenza, le caratteristiche tecniche di queste bici sono state il punto di partenza per modificare opportunamente le bici tradizionali.

 

Caratteristiche e geometrie dei telai endurance strada

Al di là dei materiali impiegati, prevalentemente compositi e leghe di alluminio, ci sono sicuramente delle differenze apprezzabili nelle geometrie.

Rispetto a un telaio corsa race della stessa misura, il carro posteriore e la distanza movimento centrale-asse ruota anteriore sono maggiori, naturalmente anche il passo, il tubo orizzontale lievemente più corto, il tubo sterzo sensibilmente più lungo, l’angolo di sterzo minore.

Nel complesso il telaio risulta più allungato, molto più stabile e confortevole su fondi dissestati.

Nel caso di compositi, molti costruttori dichiarano che hanno modificato le modalità di assemblaggio, con lo scopo di realizzare un telaio comunque rigido e performante in fase di pedalata, ma in grado di rispondere in maniera più elastica e progressiva possibile alle irregolarità del manto stradale e risultare più comodo e confortevole.

 

Pneumatici

Nelle competizioni ciclistiche e in particolare tra i professionisti, sono usati prevalentemente tubolari, più performanti e confortevoli.

I ciclosportivi, in genere prediligono l’uso di copertoncini, molto più semplici da riparare in caso di foratura.

Per percorsi asfaltati le misure più usate sono 23 e 25mm, nelle classiche del Nord e in casi di competizioni con strade bianche, si utilizzano misure fino a 28 mm.

 

Parliamo di comfort

Sempre in argomento, ci sono ciclisti che mettono delle strisce di materiale ammortizzante sulla parti alte del manubrio prima di metterci il nastro, oppure fanno una doppia nastratura. Sono indicati anche i guanti con inserti ammortizzanti.

Per quanto riguarda la sella è quasi impossibile dare indicazioni generali, solo con l’esperienza si riesce a trovare la sella con la forma e l’imbottitura necessaria per essere confortevole anche dopo molte ore.

Per le tipologie endurance, in genere sono preferite posizioni più alte del tronco rispetto alla media, con minor scarto sella manubrio.

Vi segnaliamo tre costruttori che, al di là delle linee guida appena citate, hanno caratterizzato il telaio Endurance con particolari e differenti innovazioni tecnologiche.

 

rebaux specialized (3)Roubaix di Specialized 

Specialized ha proposto questo telaio, nato appunto per la mitica corsa sul pavè, come possibile soluzione per le lunghe distanze, per le granfondo e le strade bianche.

Ha anticipato i tempi, investendo nello sviluppo continuo di questo telaio per oltre 10 anni, tanto apprezzato da diventare punto di riferimento per questa tipologia.

In questo telaio si notano gli inserti Zertz, di materiale viscoelastico, sia nella forcella che nei pendenti posteriori, che presentano una sagoma caratteristica, non rettilinea.

Questi inserti servono per assorbire e dissipare al meglio le vibrazioni provenienti dal tracciato.

Viene consigliato il reggisella ‘‘Cobl Gobl-R” con una sporgenza a triangolo sotto le sedi di fissaggio della sella, comprendente anche un inserto Zertz. Rispetto alle precedenti versioni rettilinee, garantisce un maggior effetto ammortizzante e conseguente minor affaticamento del ciclista sulle lunghe distanze e/o percorsi dissestati.

Telaio, forcella e reggisella sono in composito di carbonio e sulle ultime versioni SL4, spessori e geometrie delle singole porzioni del telaio, variano in base alla taglia, compresa la forma del tubo sterzo e le dimensioni della testa della forcella.

 

2A IsospeedDomane di Trek

Sulla Domane, Trek ha sperimentato il ‘‘disaccoppiatore IsoSpeed”, col tubo verticale che si inserisce nell’orizzontale, per mezzo di un perno.

In caso di sollecitazioni provenienti dal fondo stradale, il tubo della sella flette maggiormente nel piano verticale, rispetto alle soluzioni tradizionali, rendendo il telaio particolarmente confortevole.

Trek dichiara, dopo lunghi e approfonditi test, che il dispositivo non diminuisce la rigidità e reattività del telaio in fase di pedalata rispetto ai telai tradizionali, mentre sullo sconnesso permette di mantenere una azione più regolare, maggiormente performante e confortevole.

IsoSpeed è presente sui modelli endurance Domane e Silque (per cicliste ),sulla Boone da ciclocross, ma anche sulle nuove Procaliber Sl e Madone 2016,appena presentate, entrambe con geometrie race, rispettivamente per cross-country e strada.

 

Infinito Cv di Bianchi 

INFINITO CV (3)Bianchi in collaborazione con Materials Sciences Corporation, ha da poco introdotto, per la prima volta e in esclusiva nel ciclismo, l’innovativa applicazione Countervail® Vibration cancelling composite tecnology.

Il materiale viscoelastico Countervail®, opportunamente inserito all’interno del carbonio, conferisce al telaio la capacità di smorzare molto più velocemente le vibrazioni provenienti dai fondi sconnessi, riducendo significativamente l’affaticamento del ciclista e permettendo una maggiore performance nella pedalata, oltre che maggior controllo e guidabilità.

Per la tipologia endurance l’applicazione Countervail è disponibile per Infinito Cv e Dama Bianca Infinito Cv (specifico per cicliste).

A seguito di risultati così soddisfacenti, Bianchi ha pensato di utilizzarla, oltre che per Aquila Cv (modello specifico per prove a cronometro) anche sul nuovo modello 2016, appena presentato, Specialissima Cv, una racing road di fascia alta.