Quale miglior punto di vista se non quello del ciclista stesso per capire dove occorra migliorare il manto stradale? Con questa filosofia in Gran Bretagna e, piĂą precisamente, nelle localitĂ  di York, Thurrock e Wiltshire, si sta testando un sistema di monitoraggio delle tanto temute buche stradali tramite telecamere installate anche sulle biciclette.

Si tratta di telecamere ad alta definizione, le cui registrazioni sono poi girate alle autoritĂ  municipali per provvedere agli interventi necessari: per identificare quali abbiano la prioritĂ  ci si baserĂ  proprio sul punto di vista soggettivo dei veicoli.

Il Dipartimento dei Trasporti britannico ha pensato ad installare gli occhi elettronici su camion, autobus e biciclette, aggiungendo proprio nei giorni scorsi una nuova e-bike a questa strana flotta: se il progetto pilota, recentemente vagliato dal Ministro che si occupa della manutenzione della rete viaria inglese, darĂ  i suoi frutti, verrĂ  esteso ad altre aree del Paese.

Il governo di Londra ha uno stanziamento da 200 milioni di sterline da investire nel miglioramento delle strade nazionali, tra le quali quelle regionali e provinciali hanno la precedenza.

La questione delle buche nell’asfalto non è poi trascurabile per via delle implicazioni legate alla sicurezza che portano con sĂ©: proprio i ciclisti ne sono vittime frequentemente e, da qui, l’idea di dare la caccia a queste vere e proprie “trappole stradali” attraverso il punto di vista delle due ruote.

Allo studio vi sono altre contromisure tecnologicamente avanzate, come l’analisi dei dati raccolti dai sistemi elettronici di controllo delle sospensioni delle auto, che la società britannica incaricata di gestire le autostrade vorrebbe acquisire.

Insomma, in Gran Bretagna è lotta senza quartiere alle buche stradali.