«Non c’è niente da inventare, però si può migliorare». Per Renato Zaninetti questo è il fil rouge che lega oltre vent’anni di attività del suo negozio di Romagnano Sesia, in provincia di Novara. Renato si definisce un appassionato di sport. Da sempre, ne ha praticati diversi – bici, sci, corsa e altro ancora – lasciando da parte l’agonismo, solo per passione e, come dice lui, «stare all’aria aperta e scattare qualche fotografia». Perito meccanico, ha lavorato per alcuni anni in alcune aziende meccaniche della zona. «Mi occupavo di manutenzione – ricorda – l’officina era il mio regno». Nel 1992, stanco di un lavoro ormai ripetitivo, decide il grande salto con l’obiettivo di «crearmi uno spazio mio». Sulla strada che va verso Novara, c’era un piccolo supermercato ormai chiuso da tempo. «Era l’ideale: una buona metratura e posizionato su una strada di grande passaggio». La bici era stato da sempre un grande amore rafforzato in quel periodo dalla passione per la mtb. Ventitre anni dopo, poco è cambiato. Dovesse raccontarne la cronaca, Renato direbbe che il mercato è cresciuto a ritmi diversi, prima trainato dalla mtb e poi dalla strada. Adesso, sottolinea, è un po’ fermo. Dalle sue parti, ruote grasse e tubolari continuano a contendersi il primato, di single speed e fat bike se ne vedono proprio poche. E non aiutano più di tanto ne la lenta crescita del ciclismo femminile ne le vendite di bici elettriche. «Qui non si usano molto – dice Renato – e a dire il vero ne ho viste tante solo in zone turistiche come per esempio il Garda e il Trentino». Vanno forte, invece, le city bike che piacciono a coloro che hanno sposato la filosofia del muoversi a basso costo e in maniera ecologicamente corretta. Facendo un rapido bilancio di come vanno le cose, Renato si dice soddisfatto.
In un’area dove la concorrenza non è asfissiante ma comunque ben presente, ci si difende puntando a dare qualcosa di più alla clientela. Renato, del resto, è sempre stato attento alle novità e a rendere il suo negozio un luogo aperto alle nuove tendenze. «Continuo a fare nuovi corsi di aggiornamento perché punto molto sul post-vendita». Da qualche mese, ha anche creato uno spazio dedicato al running. «Era una mia vecchia idea in linea con l’intento di avere un negozio sportivo a tutto tondo». Insieme ad altri amici, ha dato vita al Fenera Team – dal nome del monte omonimo – che organizzerà escursioni a piedi e in mtb nel parco naturale e avrà anche, dopo l’affiliazione, una sezione agonistica. La promozione della sua attività, oltre alla classica pubblicità su carta e a gazebo montati a qualche gara, passa anche attraverso un’iniziativa legata al cicloturismo. «Ogni domenica, l’uscita è dedicata alla bellezze locali, penso al lago Maggiore o al vicino lago d’Orta». Sono una quindicina, perlopiù clienti diventati amici con il passare del tempo. «Una volta al mese, partiamo in furgone per una gita più impegnativa come le colline del Monferrato o l’ultima che abbiamo fatto la scalata del Ghisallo». Ciliegina sulla torta, la gita annuale che normalmente coincide con il weekend del 2 giugno. «È una tre giorni che punta a conoscere posti nuovi (l’ultima a Peschiera del Garda) ma soprattutto è un modo per pedalare insieme». Senza contare che tutte queste iniziative finiscono per fidelizzare il cliente e creare un circolo virtuoso. «Sono molto contento anche se c’è molto lavoro da fare per organizzare il tutto. Mi piacerebbe fare la stessa cosa con la mtb, ma sono solo e non riesco a seguire tutto».
Post-vendita, running, turismo, ma la mente di Renato corre sempre in avanti. «Ho sempre desiderato fare del mio negozio un qualcosa di particolare. Certo, sono consapevole di operare in una realtà di 4000 abitanti e quindi non voglio scimmiottare alcuni punti vendita che ho visto che ormai sembrano più dei caffé che dei negozi di biciclette». La diversificazione resta la strada che Renato ha scelto e tra i progetti in cantiere c’è anche quello di implementare il sito Tuttobici.com e di aprire all’e-commerce. Tra le difficoltà che incontra nella gestione del suo negozio, Renato rimarca il reperimento della merce. «Alcune aziende di bici hanno tempi di consegna a volte lunghissimi, quindi devi partire molto presto a fare gli ordini per non trovarti scoperto». Come detto, Renato è un imprenditore contento e rifarebbe la sua scelta. L’unico rammarico, racconta, è di non essere partito prima, magari in quegli anni ‘80 con l’esplosione del fenomeno mtb. «Penso sempre che il boom mi avrebbe dato il coraggio di fare scelte diverse e la spinta a spostare il negozio in un grande centro». Tra i suoi sogni, quello di lavorare come meccanico in qualche squadra professionistica. «Magari a giornata, se no chi lo cura il negozio…».