Cinque milioni di dollari da un fondo federale per sviluppare un sistema di trasporti interconnesso e digitalizzato: è questa la mossa del Newcastle City Council, l’amministrazione municipale della seconda città più popolosa del Nuovo Galles australiano.

Newcastle sta vivendo una fase di espansione che la sta facendo rapidamente lievitare, ponendola di fronte ad un problema di gestione dei collegamenti urbani – identificati come cruciali per non asfissiare la città stessa – che ha un particolare centro urbano costruito nel mezzo di una penisola.

Muoversi in rapidità è ritenuto il principale modo per facilitare la crescita economica da parte del City Council, che ha varato un piano denominato Smart City Strategy al fine di mettere a fuoco le scelte più convenienti per il trasporto intermodale.

Newcastle è pronta a sfruttare i suoi 6 milioni di finanziamenti per mettere a punto una vera e propria infrastruttura digitale: dal 2018 veicoli a guida autonoma, veicoli elettrici e, in generale, un monitoraggio dei flussi di traffico basato sulla mappatura dei mezzi circolanti diventeranno parte della vita di tutti i giorni.

Un e-bike sharing in Francia – photo credit: Matthieu Luna Arc-en-ciel de vélos via photopin (license)

L’obiettivo è far dialogare trasporto privato e pubblico, prevedere le situazioni di crisi e far sì che semafori e autobus pubblici funzionino come un orologio di precisione, facilitando il passaggio di mezzi di soccorso i primi e lavorando a chiamata i secondi.

Il tutto con un’interfaccia user friendly basata su app per smartphone mirata a rendere questa integrazione dei servizi fruibile in tempo reale dai cittadini.

In questo scacchiere informatizzato che vorrebbe diventare la mobilità della cittadina australiana – il fatto che sia la seconda della sua regione non deve spaventare, ha una popolazione di poco superiore ai 300mila abitanti – anche il bike sharing giocherà la sua parte.

Newcastle ha intenzione di attivare un sistema di bici a pedalata assistita condivise ed alimentate con energia prodotta da fonti rinnovabili.

A quanto pare l’integrazione della ciclabilità nell’intermodalità dei trasporti è sempre più tenuta in considerazione sin da subito e non più aggiunta in seconda battuta come accadeva spesso in passato.

Stando a quanto riportato dai media locali, la progressiva digitalizzazione della città starebbe già dando i suoi frutti, con incubatori di idee e investimenti privati in aumento rispetto al recente passato.