Un arrivo nella sua Filottrano, un omaggio alla memoria di un campione nostrano, Michele Scarponi, divenuto l’emblema della mancanza di sicurezza per i ciclisti sulle nostre strade: così si concluderà la quinta tappa della Tirreno-Adriatico, la cosiddetta Corsa dei due Mari che dal Lido di Camaiore, in Toscana, porta i ciclisti ad attraversare tutta l’Italia centrale sino alla costa marchigiana.
La competizione, un’ormai classica nata come alternativa alla Parigi-Nizza in preparazione della Milano-San Remo, d’altronde era terreno di casa per Scarponi, che nel 2009 se la aggiudicò eccellendo proprio nelle scalate delle sue Marche.
Anche per questo motivo l’organizzazione ha deciso di rendere omaggio alla sua memoria – al ricordo di un amico indimenticabile, come ha affermato il direttore di gara Mauro Vegni – ponendo l’arrivo della quinta tappa proprio a Filottrano, dove Scarponi viveva.
Un gesto simbolico ma carico di significati, dopo un anno che ha visto più di una scomparsa illustre in sella alla bicicletta sempre per il medesimo motivo, ossia la disattenzione, oltre che la fatalità, nella convivenza tra autoveicoli e ciclisti.
Alla Tirreno-Adriatico 2018 sono attesi molti nomi del pedale, come Peter Sagan, Chris Froome, Philippe Gilbert, Fabio Aru, Mark Cavendish e Tom Dumoulin, solo per citarne alcuni.
La prima tappa vedrà lo start dalla costa tirrenica, a Camaiore, seguita da un primo sprint in arrivo a Follonica nella seconda tappa. La terza farà pedalare i ciclisti alla volta di Trevi, mentre la quarta inizierà a mettere del dislivello nelle gambe, preludio alla Tappa numero 5, detta anche “Tappa dei Muri”, che da Castelraimondo arriverà a Filottrano.
Nel finale della sesta tappa ci saranno invece una quarantina di chilometri in pianura, sino a Fano, ideali per gli sprinter, come il gran finale di San Benedetto del Tronto.