Il Texas non è la California, da sempre votata all’avanguardia tecnologica ed ambientale, ma questa volta è da una sua città che giunge un’assist alla mobilità pulita.

Austin, che in primavera vive una stagione fieristica intensa, con un afflusso conseguente di traffico notevole, ha deciso di sospingere la pedalata assistita per non farsi trovare impreparata.

Curiosamente, infatti, nella città texana esiste già un’ampia area entro la quale possono operare delle compagnie private di risciò. Il piano della locale commissione dei trasporti è di incentivare il passaggio alla pedalata assistita degli stessi, un processo che normalmente costa circa $600 a veicolo.

Tuttavia si tratta di una strategia che agevola le stesse compagnie di servizi nel loro operato, in quanto esse stesse si sono già dimostrate propense all’elettrificazione.

photo credit: Elvert Barnes 21.PennsylvaniaAvenueBikeLane.NW.WDC.4July2011 via photopin (license)

La ragione è intuibile: oltre a permettere maggior rapidità di spostamento – il motore elettrico garantirebbe i 25 km/h che oggi dipendono invece da variabili quali la forza fisica del conducente ed il peso dei passeggeri – amplierebbe la possibilità d’impiego.

In poche parole, mentre oggi la selezione dei guidatori non può prescindere da un certo stato di forma e allenamento fisico, con il supporto elettrico si allargherebbe la proposta lavorativa ad una platea ben più ampia.

Per il momento Austin partirà con un progetto pilota al quale aderiranno volontariamente alcuni operatori, ai cui conducenti sarà chiesto di utilizzare app e scansionare QR code al fine di raccogliere dati sull’esperienza.

La municipalità deciderà in Agosto se rendere permanente il piano e, quindi, se fare dei risciò a pedalata assistita una costola del trasporto pubblico cittadino.