photo credit: DesignRecipe European Union Flags 2 via photopin (license)
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Con il primo Gennaio 2017 è entrata in vigore una norma particolarmente interessante per il mercato delle biciclette elettriche, in quanto trovano una classificazione adeguata anche le cosiddette Speed E-Bikes, o S-Pedelecs, vale a dire tutte quelle due ruote a pedali che eccedono i 250 W di potenza ammessi per la pedalata assistita e, di conseguenza, i 25 km/h di velocità massima entro i quali una e-bike dovrebbe rimanere.

 

La normativa europea 168/2013 spacchetta dunque la categoria L1e prevedendo una L1e-A per quelle bici che montano unità motore di potenza compresa tra i 250 ed i 1000 W ma che non superano i 25 km/h di velocità ed una L1e-B per quelle e-bike che hanno motori anche da 4000 W e velocità massima di 45 km/h.

 

Va ricordato e specificato che questo genere di e-bike, senz’altro interessanti per chi debba servirsene per lavoro o per affrontare escursioni diverse dal normale uso urbano in pianura, sono trattate alla guisa di ciclomotori veri e propri e richiedono dunque un’omologazione specifica, oltre che un diverso rispetto delle norme secondo i codici italiani di circolazione rispetto alle e-bike tradizionali, considerate giustamente “solo” biciclette.

 

La norma è consultabile gratuitamente presso gli indirizzi istituzionali dell’Unione Europea.

 

 

 

 

1 COMMENTO

  1. Qual’è il senso quindi di costruire e-bike che arrivano a 45 km/h se poi sono dei ciclomotori? quale convenienza hanno a produrle le aziende?

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