Una tipica giornata invernale milanese, fredda e piovosa, ha fatto da cornice al test di una e-bike ancora sconosciuta sulle nostre strade.
I tecnici di Veicoli Elettrici (testata del gruppo Tecniche Nuove) sono stati i primi in Italia a provare la Specialized Turbo X, “l’elettrica” del colosso americano; un marchio che figura tra i principali produttori al mondo di biciclette e che non ha certo bisogno di presentazioni.
Turbo X appare proprio il nome più adatto per descrivere in due parole questa esaltante bicicletta elettrica a pedalata assistita. Il motore è un “Custom Specialized Direct Drive G45” (autolimitato per legge a 25 kmh) con potenza nominale di 200 watt fino a un di picco massimo di 800 watt, integrato nel mozzo della ruota posteriore e alimentato da una batteria estraibile agli ioni di litio da 460 Wh, alloggiata centralmente nella filante linea del tubo obliquo del telaio. Il tempo per una ricarica completa è di circa tre ore mentre l’autonomia, come sempre, dipende da molteplici fattori: livello di assistenza selezionato, percorso sul quale si pedala e, da non sottovalutare, la capacità del biker di sfruttare al meglio il giusto equilibrio tra la scala dei rapporti cambio e la potenza del motore elettrico.