Schermata 2015-09-30 alle 13.29.12Una vittoria mondiale è la somma di numerose scelte che portano tutte ad un unico risultato: la maglia iridata! É quanto successo a Richmond dove lo slovacco Peter Sagan si è laureato campione del mondo di ciclismo su strada, e con lui anche Santini che ha fornito l’abbigliamento tecnico con cui ha firmato una storica impresa.
Tra le scelte che ha compiuto Peter anche quella di indossare una versione speciale del body Speedshell con una personalizzazione voluta dal venticinquenne ciclista e sviluppata con il responsabile tecnico per l’abbigliamento della nazionale slovacca, Rasti Zoller.
Il body Santini nasce per rispondere a specifiche esigenze: grazie al tessuto Lycra Monica elastico e compatto Speedshell ha un alto indice di aerodinamicità, comprimendo i muscoli dell’atleta come una seconda pelle.
Rispetto alla versione originale Peter ha chiesto che la parte superiore del body venisse confezionata in micro-rete per consentire maggiore traspirazione e, in vista delle alte temperature dello stato della Virginia, ha chiesto le maniche corte.
Inoltre Sagan ha scelto il nuovo fondello Santini C3, costruito grazie ad un processo di Carving Technology che scolpisce e curva uno strato unico di schiuma riducendo i volumi e creando spessori differenziati senza l’uso di colle o cuciture.
«Peter Sagan è un vero personaggio del ciclismo moderno in grado di contagiarti con il suo entusiasmo e al tempo stesso di lasciarti preziose indicazioni che aiutano il nostro reparto di ricerca a sviluppare interessanti miglioramenti tecnici ai nostri prodotti – commenta Pietro Santini, fondatore dell’azienda – e per questa ragione la vittoria di ieri sera la sentiamo anche un po’ nostra».
Naturalmente il body Speedshell originale è disponibile al pubblico nella versione di collezione (in due colorazioni) oppure nella proposta personalizzata per squadre.

Ma la gioia in casa Santini è doppia, perché a fianco del successo iridato di Peter Sagan c’è la medaglia d’argento di Michael Matthews, capitano della nazionale australiana.
«Con la federazione australiana abbiamo un rapporto speciale: i primi contatti risalgono all’inizio degli anni 2000, quando ancora non esistevano corridori Aussie professionisti – commenta Monica Santini a capo dell’azienda di famiglia – e per noi fu una grande scommessa, che in questi anni possiamo dire di aver vinto».