Quando si parla di economia, spesso ci si dimentica che fino a poco tempo fa l’Italia copriva l’80% del mercato mondiale di selle. Un comparto che ha sempre rappresentato uno dei fiori all’occhiello dell’industria nostrana e che fonda buona parte del suo successo sull’innovazione e la ricerca. Da qualche anno anche aziende straniere stanno proponendo modelli dal gusto e innovazione italiani, al punto di riuscire a sottrarre quote nel cuore degli appassionati. La concorrenza si è fatta ancora più incisiva e la vera differenza, in un mercato che inizia ad essere inflazionato, la fa ancora una volta una tecnologia.
Una sella deve essere prima di tutto comoda e funzionale. Per questo motivo Specialized, azienda americana nota soprattutto per telai e componenti, ha ideato un prodotto specifico per triatleti e gare di crono. Un triatleta, spiega la Specialized, non sfrutta la sella in modo uguale ad un normale ciclista. Quando si mette in posizione aerodinamica sposta il peso del corpo in avanti, sui prolungamenti delle ossa ischiatiche chiamate rami pubici. La sella Sitero è stata strutturata per dare supporto ai punti di pressione che si creano quando si pedala in posizione aerodinamica. La sua struttura permette al bacino di ruotarsi più in avanti, questo non solo migliora il comfort, ma permette di ottenere maggiore potenza dai muscoli dei glutei e un angolo delle anche più aperto.
Ulteriori caratteristiche della sella sono:
–       Aumento del flusso sanguigno dell’80_90% alle arterie principali;
–       Massimo supporto durante la posizione aerodinamica;
–       Riduzione della pressione sulle zone molli;
–       Grazie alla forma svasata della zona di seduta ogni ciclista può trovare la giusta larghezza per la sua posizione aerodinamica, ciò significa che è sufficiente una sola dimensione della sella;
–       Corretta ed efficace posizione aerodinamica per maggior tempo.

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