Le sensazioni pedalando con una sella Pasqualini

Come vi dicevo, io stesso ho voluto provare la particolare sella Pasqualini, che ancora sto utilizzando. 

La sensazione più lampante è certamente quello strano vuoto sotto al perineo, totalmente diversa da tutte le altre selle (comprese quelle anti-prostatite “classiche”), poiché l’area in questione non poggia davvero mai contro qualcosa.

sella pasqualini
La sella Pasqualini – Courtesy of sellepasqualini.com

Una sella per tutti i giorni

Certamente è necessario abituarsi e regolare bene la sella, dal momento che si tratta di un’altra tipologia di struttura. Utilizzandola si potrebbe pedalare per giorni interni senza avvertire il minimo fastidio, ed è questo secondo me uno dei punti di forza maggiori di questa sella, soprattutto in un mondo che sta diventando sempre di più popolato da city bikers.

Questo tipo di ciclista infatti utilizza la bici ogni giorno, si confronta con buche nell’asfalto, ciotolati, sanpietrini e varie irregolarità del terreno; può pedalare anche per diversi km al giorno, specialmente se usa una bici elettrica. E’ necessario perciò che il confort sul mezzo sia considerato al primo posto se vuole continuare ad usarla (ed è importante per tutti che lo faccia). 

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La sella Pasqualini – Courtesy of sellepasqualini.com

Sella Pasqualini, più confort che race

Il confort, non la velocità: la conformazione della sella, concepita per privilegiare maggiormente l’aspetto posturale, non consente alla coscia di muoversi come su di una seduta perineale, penalizzando la spinta che la gamba può esercitare. Questa forse è una pecca della sella Pasqualini. 

I cuscinetti utilizzati nelle ali sono forse un po’ duri, personalmente avrei preferito un’imbottitura più consistente (per esempio in un materiale come il memory foam). 

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La sella Pasqualini – Courtesy of sellepasqualini.com

L’ultima critica riguarda l’equilibrio in pedalata, ottimale se si tengono le mani sul manubrio, efficace grazie al naso ribassato che consente davvero facilmente di direzionare il mezzo, ma carente appena la simmetria viene a mancare. Voglio dire che se si toglie una mano dal manubrio si ha un po’ difficoltà a restare dritti, cosa che potrebbe dipendere anche da un assetto sbagliato della sella.

La doverosa analisi dei punti critici non pregiudica secondo me la bontà finale del prodotto, pregevole sotto molti altri aspetti.

Perché comprare una sella Pasqualini?

Se non siete quindi legati all’idea di dover sfrecciare per ragioni particolari, è una sella che potete tranquillamente considerare, specialmente se usate molto la bicicletta (ancor di più se usate l’e-bike). Il vostro corpo apprezzerà.

La Sella Pasqualini, acquistabile direttamente dal sito a 210 € circa, si inserisce ai primi posti tra una nuova tipologia di selle che ha ormai raggiunto un numero tale da determinare una nuova categoria, le sedute ischiatiche: una nuova possibilità che possiamo valutare rispetto alle sedute perineali.

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COME È NATA LA SELLA PASQUALINI: INTERVISTA