Il giovane velocista Riccardo Minali, classe 1995, lo scorso dicembre 2021 ha lasciato il professionismo. Oggi l’ex corridore ha una nuova stimolante opportunità: entrare nel brand veronese di abbigliamento ciclistico Alè Cycling.

L’esperienza di Riccardo Minali per Alè Cycling

L’atleta si occuperà ufficialmente di promuovere il brand Alè sul territorio italiano e della gestione dei rapporti con le molte squadre, professionistiche e non, di cui l’azienda è partner.

Professionista nel 2017 con l’Astana, dopo 14 vittorie da U23 Minali ha corso per Colpack, con la Israel Cycling Academy, una stagione con la Nippo-Delko e nel 2021 con la IntermarchÈ-Wanty-Gobert. Veronese, come Alè, oggi Riccardo passa direttamente dalla bici al posto di lavoro.

«Mi ritengo fortunato» commenta Riccardo Minali «Pensare che una delle vittorie da juniores più belle l’ho colta proprio davanti a questo stabilimento. Sul palco mi fecero indossare una maglia Alè! Per me questa opportunità significa davvero tantissimo. Ho voglia di imparare e ho l’esperienza del corridore. So cosa vuol dire e soprattutto quanto sia fondamentale vestirsi bene in bicicletta. Quello che farò sarà dare il massimo, inserirmi in fretta e ripagare questa fiducia, che oggi mi stimola moltissimo.»

Un brand per professionisti e amatori

Riccardo conosce bene Alè per i trascorsi sportivi, il rapporto di amicizia con Alessia Piccolo e la famiglia Zecchetto e perché il padre Nicola, velocista da 50 vittorie, lavora in DMT.

«La vestibilità di Alè è proverbiale.» continua Riccardo «Fidatevi di uno che fino ad oggi sulla bici ci ha vissuto. Non conosco un corridore dei team WorldTour con i quali Alè collabora, che si sia mai lamentato del brand! E l’abbigliamento indossato dai pro è esattamente lo stesso che l’azienda propone agli amatori. I materiali sono a dir poco eccezionali: confezionati in Italia da mani espertissime e spesso abbinati a quelle grafiche originali che da sempre distinguono AlÈ dal gruppo.»