Da oltremanica arriva una notizia che vorremmo riportare anche per altri paesi, soprattutto il nostro, da tempo in lotta con allarmanti livelli di emissioni in particolare nelle regioni del nord. Agli inglesi potrebbero infatti essere offerte sovvenzioni da parte del governo se questi puntassero all’acquisto di un qualche mezzo elettrico, comprese quindi anche le ebikes.

Le bici elettriche, o ebikes, come sappiamo hanno un piccolo motore elettrico che fornisce una spinta per aiutare a pedalare durante la marcia (la famosa pedalata assistita), e stanno diventando sempre più popolari. Vista la situazione il ministro dei trasporti britannico Jesse Norman ha proposto degli sgravi fiscali per chi acquista una bici elettrica, contribuendo così, sugli altri fronti, a contrastare l’inquinamento atmosferico e ad incentivare l’attività fisica degli inglesi, vittime anche loro di uno stile di vita sempre più frenetico e oberante.

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Uno dei maggiori problemi che limita la diffusione di questo tipo di mezzi è ancora il loro costo, che, seppur si sia abbassato, rimane ancora piuttosto elevato per essere preferito rispetto ad altri veicoli. In Inghilterra il costo medio di una ebike varia tra le 1000£ e 3000£, in linea con il resto d’europa dove è possibile spendere ben più di 3000€, per chi può permetterselo. Secondo il piano previsto da Norman chi acquista un’autovettura elettrica può ricevere fino a 4500£ di sconto sul prezzo finale, una tattica che piace anche agli esercenti che vedrebbero levitare non di poco le loro vendite. Mr Norman ha anche precisato che il governo stava pensando di offrire un sistema di sovvenzione separato per le bici elettriche e di aumentare la pressione sulle amministrazioni locali affinché contribuiscano a sostenere il progetto.

Il ministro inglese ha inoltre dichiarato che le ebikes sono un’enorme opportunità all’interno delle ditte di settore per la consegna di pacchi leggeri invece che utilizzare ingombranti furgoni e, secondo il portavoce Luke Bosdet, si creerebbero opportunità per i giovani che vogliono intraprendere nuove attività alternative al sistema petrolifero. Attendiamo sviluppi, e speriamo che queste idee oltrepassino la Manica.