IMG01Il mondo delle Start Up sembra particolarmente ricco di appassionati della bicicletta che vivono intesamente il problema dei furti di bici. Non c’è altra spiegazione, infatti, per giustificare, in così poco tempo, il fiorire di diverse iniziative tecnologiche che mirano a risolvere forse il maggior problema per gli utenti delle bici.

L’ultima tra queste è quella di un team di appassionati di tecnologia (oltrechè, inevitabilmente, dei ciclisti) formato da Christian Kravanja, Jean-Marie Debbasch e Marion Delmaire, francesi, che hanno creato Connected Cycle. Con il loro pedale smart hanno deciso di rendere le biciclette un mezzo connesso, dotato di funzionalità avanzate tra le quali anche quella di identificare in tempo reale la posizione reale del mezzo.

Gli ideatori hanno presentato il loro progetto come «il primo pedale intelligente al mondo, che impedisce il furto e automaticamente registra tutti i percorsi effettuati e le statistiche sulle nostre pedalate, senza utilizzare la batteria del telefono». In pratica, un dispositivo in grado di trasformare la bici in una smart bike con funzioni da fitness tracker. Infatti grazie a questi pedali hi-tech si potranno monitorare le prestazioni, che verranno comunicate direttamente allo smartphone utilizzando un’apposita applicazione.
Tramite una serie di sensori, Connected Cycle è in grado di registrare la pendenza del percorso, ritmo e intensità delle pedalate e calcolare lo stato di salute, battito cardiaco e calorie bruciate a ogni utilizzo.
Inoltre, sfruttando la geolocalizzazione, tiene sotto controllo il percorso effettuato e la posizione del nostro mezzo.
Grazie a un’antenna GPS, sarà possibile tracciare la posizione della due ruote sia in movimento che quando è ferma, così da poterla rintracciare in ogni occasione. Ovunque sia parcheggiata la bici, verrà inviata una notifica sul cellulare ogni volta che il pedale rileverà una vibrazione “sospetta”.
La coppia di pedali hi-tech può essere montata su bici di qualsiasi tipo. Tutto il silicio di cui hanno bisogno è all’interno – protetto da una scocca in alluminio e gomma molto resistenti – e la batteria si ricarica grazie all’energia generata dalle pedalate. «Volevamo un sistema che funzionasse anche senza uno smartphone o semplicemente senza dover scaricare la sua batteria».
In effetti i pedali Connected Cycle non richiedono l’accoppiamento con un dispositivo mobile, poiché sono dotati di una SIM che gli permette di effettuare l’accesso a Internet in modo del tutto autonomo.
Il progetto è su Indiegogo dove ha ampiamente superato le aspettative di crowfunding e si prepara al debutto sul mercato. L’inizio delle consegne dei pedali ipertecnologici è previsto per i primi mesi del 2016. La priorità verrà data ad una quantità limitata di ordini – al prezzo speciale di 129 dollari – per premiare i supporter della prima ora che hanno contribuito a raggiungere velocemente l’obiettivo di finanziamento richiesto.