Bicycle Buddies è il nome del progetto olandese che porta l’assistenza ai più deboli in sella ad una bici elettrica firmata Van Raam.

via bndestem.nl

Ciclismo e terza età 

Con il passare degli anni diventa sempre più difficile praticare sport. Il ciclismo fortunatamente è uno dei pochi che permette anche alle persone meno in forma di continuare comunque a svolgere un minimo di attività fisica (e le e-bike hanno in questo senso un ruolo importantissimo). Abbiamo altresì visto come nemmeno la disabilità fisica impedisca del tutto la fruizione della bicicletta: è il caso della Ciclovespa, un progetto tutto italiano, di Kenaan O’Hagan dove due amici hanno da soli creato un veicolo ad hoc per la loro esigenza o quello ancora dell’iniziativa degli ipovedenti in bici. In molte di queste situazioni è essenziale il ruolo di un accompagnatore, una persona cioè che si mette a disposizione per aiutare il proprio partner ciclistico. Nel caso di persone avanti con gli anni ciò non è per forza necessario, esistono infatti anche linee di biciclette pensate per questo importantissimo target umano che il nostro modello sociale sta tragicamente emarginando. Tuttavia è talvolta indispensabile l’aiuto di qualcuno affinché anche una persona molto anziana o con difficoltà motorie di un certo tipo possa mettersi con serenità in sella ad una bici, se non per pedalare almeno per rompere la routine e prendere una bella boccata d’aria. E’ questo lo scopo del progetto olandese Bicycle Buddies, un’iniziativa che sta riscuotendo un buon successo e che forse  meriterebbe più attenzione.

Il progetto Bicycle Buddies 

Il progetto è cominciato nella cittadina olandese di Breda ed è reso possibile da una particolare e-bike tandem (prodotta dalla ben nota Van Raam, della quale abbiamo parlato qui) che affianca i due ciclisti, non li mette uno dietro all’altro. La stabilità che una simile geometria permette di raggiungere rende perfettamente idonea questa trike per lo scopo che vuole perseguire. La posizione seduta, affiancata, il doppio manubrio, l’assistenza elettrica e la possibilità di non dover per forza pedalare insieme sono tutte caratteristiche estremamente vantaggiose che mettono a proprio agio entrambi i passeggeri. “L’interesse è stato superiore alle aspettative“, afferma Natascha Van Riet, presidente del progetto Bicycle Buddies, “Abbiamo iniziato con 30 volontari e 30 ospiti, ma oggi diverse persone hanno manifestato interesse per diventare volontari e ne siamo molto contenti. Tra le persone coinvolte si instaurano spesso reazioni piacevoli”. Van Riet spiega anche il meccanismo di funzionamento, basato sulla registrazione web al sito per chi vuole essere accompagnato e la formazione per chi invece vuole diventare accompagnatore. Il tema dell’assistenza agli anziani o a chi presenta una qualche forma di difficoltà motoria si unisce in questo caso alla necessità di fargli compiere un minimo di attività fisica, qualcosa di spesso molto utile per chi si trova in certe condizioni ma che risulta sovente altrettanto complicato da svolgere. Non solo assistenza umana dunque, qui l’e-bike dimostra come possa rendersi utile molte più circostanze di quello che crediamo. Certo, ammesso che riusciamo a vederle.

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