La bici avrà ruolo fondamentale nella ripartenza. Le aziende già ora sono pronte a riprendere l’atttività adottando responsabilmente protocolli sanitari condivisi.

PH Credit Christof Sonderegger

Paolo Magri, presidente di Confindustria ANCMA

“Il nostro sistema industriale e la rete di distribuzione e vendita stanno subendo un danno economico molto rilevante, la tenuta è a rischio”. In una lettera indirizzata al Governo e a Vittorio Colao, il manager che guida la task force per la ripartenza, Magri ha chiesto la riapertura immediata delle imprese del settore.

Protocolli sanitari rigorosi

“I nostri associati sono pronti a riprendere già oggi e a farlo con responsabilità, adottando in modo rigoroso i protocolli sanitari condivisi con le parti sociali. Tutto ciò nell’interesse dei lavoratori e della tutela di un mercato contraddistinto da una forte stagionalità”.

Marzo meno 66%

“A differenza di altri settori quello delle due ruote concentra infatti la gran parte delle vendite nel periodo tra aprile e luglio. Solo nel mese di marzo, con la chiusura dei concessionari, abbiamo subito una contrazione del 66% rispetto all’anno precedente e le previsioni su maggio sono molto negative. Proprio per le caratteristiche del nostro mercato, se si protrarrà la chiusura, difficilmente potremmo recuperare anche solo una minima parte di questi volumi”. Ma a preoccupare l’associazione sono anche le ripercussioni sull’export e le vendite su mercati esteri attivi, dove le aziende italiane giocano indiscutibilmente un ruolo di leadership.

La rete vendita soffre

“I dealer appartengono a un tessuto commerciale costituito da circa 5.000 negozi, piccole realtà imprenditoriali talvolta a conduzione familiare. In questo momento, con l’adozione di misure di vendita alternative, potrebbero tornare a respirare favorendo così la diffusione delle biciclette”. Così Magri conclude il suo intervento. Le due ruote, siano esse muscolari o elettriche a pedalata assistita, giocheranno un ruolo importantissimo nella mobilità individuale di ripartenza. Soprattutto nei contesti urbani dove possono assicurare in maniera esclusiva il distanziamento sociale, la velocità negli spostamenti e una maggiore sostenibilità ambientale”.

Fonte ufficio stampa ANCMA