La proposta di revisione della Commissione europea per la direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia vuole rendere obbligatorio il parcheggio bici in tutti gli edifici nuovi e ristrutturati nell’UE, una misura che agevolerà e semplificherà l’uso della bicicletta per milioni di persone.
Il ruolo del ciclismo
La notizia arriva da Thomas Delrive direttamente dal sito di ECF e potrebbe segnare una svolta sociale di notevole impatto. Secondo una proposta di revisione della Commissione europea per la direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia (EPBD) pubblicata il 15 dicembre scorso, tutti i nuovi edifici presenti nell’UE, nonché quelli sottoposti a importanti lavori di ristrutturazione, dovranno fornire spazi obbligatori per il parcheggio delle biciclette. La proposta riconosce quanto le biciclette e la mobilità sostenibile possano svolgere un ruolo significativo nella riduzione del consumo energetico complessivo delle famiglie, e l’inclusione dei requisiti minimi per il parcheggio delle biciclette in tutti gli edifici soddisfa una raccomandazione di lunga data della Federazione europea dei ciclisti (ECF).
Architettura e mobilità
Quanto dichiarato da Philip Amaral, Direttore per le politiche e lo sviluppo di ECF centra esattamente il punto: “Gli edifici e la mobilità rappresentano insieme oltre il 60% delle emissioni di gas serra in Europa. Poiché la maggior parte dei viaggi inizia e finisce in un qualche tipo di edificio, non ha senso trattare questi due settori separatamente”.
Un simile approccio è parte di quella sana (ma rara) strategia che pone l’attenzione sul tema dei parcheggi, ancora troppo trascurato in favore del solo più apparentemente importante argomento delle piste ciclabili.
La proposta nota come la mancanza di parcheggi per questo tipo di veicoli è troppo spesso un ostacolo alla loro diffusione e risolverlo sarebbe un modo per promuovere la bicicletta come “elemento centrale della mobilità sostenibile a zero emissioni“. Secondo la ricerca ECF solo sei Stati membri dell’UE attualmente dispongono di norme quantitative minime per il parcheggio delle biciclette.
La proposta
L’unico neo nella proposta della Commissione è che i requisiti dipendano dal parcheggio delle auto: ciò significa che gli edifici senza parcheggio non saranno tenuti a fornire spazi per le biciclette. Ecco come è stata formulata la revisione:
- due posti bici “per ogni abitazione” negli edifici residenziali nuovi e ristrutturati con più di tre posti auto
- un posto bici per ogni posto auto negli edifici non residenziali nuovi e ristrutturati con più di cinque posti auto
- un posto bici per ogni posto auto in tutti gli edifici non residenziali esistenti con più di 20 posti auto entro il 2027
- invito generale agli Stati membri dell’UE a garantire la coerenza ta le politiche per l’edilizia, la mobilità dolce e sostenibile e la pianificazione urbana.
Secondo ECF un’altra lacuna importante è l‘assenza di punti di ricarica obbligatori per le e-bike (secondo il sottoscritto manca anche il tema delle cargo). Insomma, ci sono ancora dei punti critici ma la direzione presa sembra essere quella giusta.
La paura della bici rubata è seconda solo all’incidente!!. Il problema del “traffico” ed del “Parcheggio”, in Italia è per le auto, in Olanda e Danimarca c’è per le bici! Ogni azienda, scuola, negozio e centro commerciale, dovrebbe avere il suo parcheggio, progettato per essere adatto alle esigenze ed al compito che deve assolvere.