I Paesi Bassi sono terra di mulini, zoccoli di legno, formaggi tondeggianti e biciclette, come da luogo comune. Eppure, utilizzare un’e-bike per recarsi al lavoro pare possa incidere sul reddito degli Olandesi anche più che non un’auto elettrica.

È stata la RAI Vereniging a chiedere l’intervento del governo di Amsterdam perché siano riconsiderate le tasse sui leasing aziendali delle bici elettriche verso i propri dipendenti: le locali regole fiscali considerano infatti il bene erogato dall’azienda al dipendente come una parte integrante del suo reddito e, di conseguenza, il suo valore è tassato insieme al resto.

Con questo meccanismo, che esiste anche in Italia ad esempio per le auto date in leasing dall’azienda ad un suo dipendente come benefit, un Olandese paga per un’e-bike da circa 3,500 euro di valore una tassa mensile pari in media a 120-150 euro.

L’assurdità rilevata dalla RAI è che tale cifra sia il doppio di quanto lo stesso dipendente pagherebbe nel caso in cui l’azienda gli desse un’auto elettrica del valore di 40mila euro.

Considerato che 4 Olandesi su 10, secondo ricerche eseguito dal Marchio Gazelle, cambierebbero le loro abitudini passando dalle quattro alle due ruote per i viaggi pendolari casa-lavoro e considerato che, malgrado una distanza media da coprire sui 12 km, solo l’8% dei pendolari utilizza già oggi una bici, contro il 75% che preferisce l’auto, vi è un enorme potenziale non colto.

Per la RAI la responsabilità è del sistema fiscale, privo di incentivi per le e-bike noleggiate a lungo termine dalle aziende: data la predisposizione degli Olandesi alla pedalata e dato che i Paesi Bassi sono uno dei mercati europei di maggior successo per i pedelec, sembra assurdo che il loro utilizzo sotto formula di leasing sia reso sconveniente.

Una situazione simile è presente anche nel Regno Unito, dove la Bicycle Association sta pressando il Department of Transportation di Sua Maestà perché sia realizzato un progetto pilota per detassare le biciclette elettriche utilizzate almeno per le consegne “ultimo miglio”.

Nel nord Europa in genere, infatti, le cargo bikes hanno un florido mercato e la loro versione a pedalata assistita ne rende ancor più praticabile ed elastico l’uso; per questo le diverse associazioni nazionali pro bici chiedono agevolazioni per consentire un più rapido diffondersi di questi mezzi di trasporto puliti.

 

photo credit: peterned Bikes and sun, HFF! via photopin (license)
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